Serie A olandese: lo scudetto nel 2009 del Twente tra lo stupore di tutti

Avete presente il campionato olandese? Nel corso degli ultimi decenni sono sostanzialmente tre le squadre che si sono spartite lo scudetto. Un torneo, come ben sanno gli amanti dei pronostici che usano piattaforme per la comparazione quote, che ha sempre trasmesso grande divertimento e una caterva di reti.

Il calcio olandese, però, in qualche caso ha riservato qualche sorpresa, visto che il titolo non tutti gli anni è stato vinto dalle tre squadre sopracitate. Bisogna tornare al 2009, però, per notare la prima sorpresa. Si trattò di una stagione con veramente pochi eguali, il cui il Twente riuscì a ritagliarsi un ruolo da protagonista e a continuare la tradizione degli “underdog”, dopo che l’anno prima fu l’Az Alkmaar a riuscire nell’impresa.

Eppure, dopo quell’anno spettacolare, per il Twente è iniziato un vero e proprio declino. Uno scudetto inaspettato a cui sono seguiti diversi anni bui. È come se la compagine olandese avesse toccato il picco della sua storia e poi fosse scesa agli inferi subito dopo, finendo anche nella lotta per la salvezza.

Negli anni Settanta i primi risultati importanti del Twente

Nella storia del Twente le prime soddisfazioni arrivarono nel corso degli anni Settanta. In Coppa UEFA, infatti, la formazione olandese fu in grado di battere addirittura la Juventus, accedendo all’atto finale della competizione, poi persa contro i tedeschi del Borussia Monchengladbach.

La prima coppa Nazionale arriva nel 1975-76, ma si tratta solo di un lampo nella notte, dato che poi, per quasi un trentennio, i successi rimarranno solo un lontano ricordo. Agli inizi del nuovo millennio arriva un’altra Coppa d’Olanda, ma la grande svolta si verifica nel 2008, quando a sedersi sulla panchina del Twente arriva nientemeno che Steve McLaren.

Uno scudetto dai numeri clamorosi

La prima annata termina con un ottimo secondo posto, quasi insperato, alle spalle di uno scatenato AZ Alkmaar, ma è il 2009 l’anno di gloria per il Twente. I Tukkers sono protagonisti di una stagione clamorosa, in una lotta senza esclusione di colpire con l’Ajax. Il verdetto finale è una gioia indescrivibile per tutti i tifosi del Twente, dato che lo scudetto viene festeggiato con un solo punto di vantaggio sui lancieri.

I numeri di quella stagione furono veramente clamorosi: un attacco pazzesco, in grado di mettere a segno la bellezza di 106 reti, ma anche una difesa arcigna, che ha limitato solo a 20 le reti subite. Un’impresa che è passata chiaramente alla storia, anche per via del fatto che l’epopea di Steve McLaren sulla panchina del Twente termina così, decidendo di non rinnovare il contratto con il club e di salutare da vincente i tifosi.

Nella stagione successiva, il sostituto di Steve McLaren si chiama Michel Preud’homme e il Twente continua a macinare gioco e risultati, seguendo il solco tracciato in precedenza. Così arriva un gran bel secondo posto, in una stagione questa volta dominata dall’Ajax. Proprio Michel Preud’homme porta il Twente a vincere per la terza volta la coppa nazionale nel 2010-11, sconfiggendo in finale l’Ajax.

Un declino lento e inesorabile

Dopo un ciclo che ha portato in dote anche la Supercoppa d’Olanda, ecco che il Twente finisce la sua parabola ascendente e comincia quella nell’altro verso. In campionato i Tukkers finiscono al sesto posto, centrando per un soffio la qualificazione in Europa League. Solo nella stagione 2013-14 il Twente dimostra qualche segnale di risveglio, chiudendo l’annata sul gradino più basso della classifica. Quel terzo posto è l’ultima soddisfazione per i tifosi del Twente che, da quel momento in avanti, raccoglieranno solo grosse delusioni, tra cui la retrocessione nella stagione 2017-18 e una serie di campionati vissuti nel più completo anonimato.

 

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