Si costituisce il “Comitato Mandrioli”: una realtà che unisce Casentino e Romagna

Si è ufficialmente costituito il “Comitato Mandrioli”, nelle persone di Riccardo Acciai, Elena Magnani, Danilo Bigiarini, Stefano Marri e Carlo Alessandri. Il Comitato, una realtà “bipartisan” che comprende cioè sia cittadini del versante casentinese che di quello romagnolo, è un’iniziativa che nasce a Badia Prataglia, in pieno Parco Nazionale, la frazione più grande del comune di Poppi; da qui spesso partono proposte, proteste e iniziative varie per difendere l’unica via di comunicazione che collega il paese con il fondovalle casentinese e con la Romagna, appunto il valico dei Mandrioli. Una strada che nel versante romagnolo, secondo i promotori del Comitato, appare dimenticata.

Passo dei Mandrioli

“Lo scopo del comitato infatti – scrive in una nota sul proprio profilo Facebook Riccardo Accia, consigliere di maggioranza al Comune di Poppi – è quello di promuovere la messa in sicurezza della strada provinciale 142, che collega Bagno di Romagna a Badia Prataglia, nella parte di competenza della provincia di Forlì-Cesena. Dopo tre anni di inutili segnalazioni, telefonate, lettere e sollecitazioni varie, dopo che tutte le promesse sono state disattese e dopo che passeremo ancora un inverno con una strada priva dei più fondamentali elementi di sicurezza per un valico di montagna (catarifrangenti, segnaletica orizzontale, parapetti e paraslavine), siamo passati ad una operazione estrema che è quella della protesta civile”.

Riccardo Acciai

Il passo dei Mandrioli è posto a 1173 metri di altitudine. È una parte della strada statale 71 Umbro Casentinese Romagnola, e venne progettato dall’architetto Alcide Boschi e realizzato negli anni dal 1870 al 1882. Da allora il tracciato è rimasto sostanzialmente inalterato, con i suoi tornanti e i precipizi, le curve e le pendenze mozzafiato; al panorama roccioso e spoglio dal versante romagnolo, dove troneggia la formazione marmoso-arenaria degli Scalacci, fa da contraltare la lussureggiante vegetazione del tratto casentinese, che introduce alle riserve biogenetiche più importanti dell’area protetta e scende appunto fino a Badia Prataglia. Con oltre un secolo di storia, il passo dei Mandrioli oggi è une delle porte di accesso al Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. “Nei prossimi giorni – conclude il post di Riccardo Acciai – inizierà una campagna di informazione e raccolta firme di adesione al comitato, sia in Toscana che in Romagna”.

Poppi, 06 gennaio 2018

Ultimi Articoli

Centro diurno L’Isola che non c’è, 9 anni di impegno e amore

Il centro L’Isola che non c’è nasce il 17 marzo 2014, il Comune di Bibbiena con il suo Assessore al Sociale Francesco Frenos ne...

Carenza di pediatri: associazioni, famiglie e sindaci uniti per soluzioni strutturali

Positivo il giudizio sul lavoro dei direttori delle zone distretto in questo primo anno CASENTINO - Associazioni, famiglie e sindaci hanno deciso di fare fronte...

Angelo Savelli, 50 anni di teatro: dal Casentino ai palcoscenici internazionali di tutta Europa

Sembra che Marisa Fabbri abbia più volte affermato che il Casentino sia percorso nelle sue viscere da forze Ctonie e che per questo gli...