Il vostro cane che tira a guinzaglio? Oppure si ferma e non si vuol più spostare?
Diciamo che sono problemi comuni.
Non voglio spiegare come fare a non far tirare il cane al guinzaglio, ma piuttosto cosa comporta lo stare insieme uniti con un guinzaglio quando siamo fuori in camminata. questo ci riporta su un piano diverso, ci porta a pensare dalla parte del nostro amico.
Cerchiamo brevemente subito di capire che cosa possa significare per il cane portare il guinzaglio: mancanza di libertà, mancanza di scelta, limitazione della gestione degli spazi, limitazione della comunicazione, tensione sul corpo etc… quindi con le conseguenze emotive, sociali e relazionali che possono scaturire in tali condizioni.
Dopo aver preso consapevolezza di tutto questo e siamo fuori con il nostro cane è nostro compito aiutarlo a vivere, o meglio a convivere con questa condizione nel miglior modo possibile. Come sempre avremo un maggiore successo se iniziamo fin da subito, da quando il cane arriva a casa.E’ possibile alternare momenti in cui seguiamo di più il cane (se il contesto ce lo permette) seguendolo ed assecondandolo tenendo il guinzaglio lente e facendo esplorare punti in cui il cane ha interesse ad altri in cui richiamiamo la sua attenzione e lo invitiamo a seguirci.
E’ importante saper comunicare con il nostro cane; cosa che facciamo sempre con il nostro corpo, con il nostro stato d’animo, con le nostre vocalizzazioni etc.. Noi, che pensiamo di farlo o meno, comunichiamo sempre qualcosa.
Se tira rimanete calmi, fermatevi e aspettate, non date strattoni e non urlate, quando non sentite più tensione provate a ripartire e se vi segue potrete ringraziarlo con le coccole.
Se si ferma e non vuole muoversi, mantenete il guinzaglio morbido ed anche qui aspettate senza girarsi verso lui, con il corpo gli farete capire che state andando in un’altra direzione e non dove vorrebbe andare lui.
Lasciategli il tempo necessario per capire, il tempo di scegliere di collaborare.
Il fine è dare gli strumenti e il modo per comprendere la condizione dello stare insieme uniti dal guinzaglio e di godersi la passeggiata entrambi, di fidarsi l’uno dell’altro in contesti ed ambienti diversi, senza incorrere in grossi conflitti.
I cani non smettono di sentire, vedere, percepire odori o reagire agli stimoli che ci sono in quel determinato contesto perché sono al guinzaglio, sono totalmente presenti ed immersi nel loro “vivere”.
Dovremmo imparare a saper comunicare ed ascoltare maggiormente, la nostra passeggiata è condivisione.
La vera comunicazione è comunione, realizzazione dell’unità, che è amore.
E adesso, buona passeggiata!