Voci dal Casentino: “Amicizia”, uno dei sentimenti più ampi raccontati da Sara Lovari

Molti di voi lettori storceranno il naso per questa intervista, non perché qualcuno ce l’abbia con Sara Lovari, la nostra artista d’arte contemporanea tutta casentinese, ma semplicemente perché di Sara si legge spesso, e spesso è raccontata proprio da me.

D’altra parte però è normale che le interviste si fanno a chi fa qualcosa, a chi inventa, si muove, imbastisce e non contempla davvero mai di fermarsi. Per cui eccomi a raccontare dell’ennesima piccola grande realtà che in qualche modo è legata a lei, ma non solo. Dietro a questo progetto ci sono tante persone che l’hanno voluto portare avanti a tutti i costi, gente di cui non narrerò i nomi altrimenti ne uscirebbe un articolo pieno, ma di qualcuno voglio sottolineare l’importanza, e sono le tante aziende che per questa idea hanno fatto una cospicua adesione, anche sotto forma di denaro, non sarebbe stato possibile altrimenti.

C’era bisogno di rendere speciale un’area che è stata destinata al Basket e che si trova proprio sopra al palazzetto dello sport di Poppi. È uno spazio colorato e all’aperto quello che vede brillare, a grandi lettere cubitali la scritta AMICIZIA, ed è stata scelta proprio questa parola sublime, semplicemente perché l’amicizia rappresenta il sentimento che più viene sviluppato e messo in pratica ovunque, figuriamoci in un’area che come questa in questione, è giornalmente gremita di ragazzi. Oltretutto, fa compagnia anche a coloro che hanno le finestre che si affacciano proprio lì sopra, me lo ha fatto notare una signora che va spesso a guardare dalla finestra, perché dice che quella scritta le porta allegria…

«Doveva essere una sorta di abbraccio  – racconta Sara – un abbraccio che accompagna i ragazzi del Basket. Abbiamo scelto un marrone ruggine per colorare le lettere, un marrone che continua a farsi vedere anche nel piccolo boschetto adiacente, ma alla sera le luci rivestono la scritta (amicizia) di più colori, proprio come sono i ragazzi; colorati all’infinito. Il concetto di amicizia viene abbracciato da quando si è bimbi e poi su, via via crescendo, ce lo inculchiamo sempre più dentro l’anima. In fondo lo sport è rispetto, collaborazione, incontro, e quindi inevitabilmente, amicizia. Si tratta di un valore che non ha età e anche i genitori in attesa fuori dal campo, fanno amicizia, godendo dei loro ragazzi, mentre giocano sereni. Questo di cui stiamo parlando è un quadro a cielo aperto e io sono molto orgogliosa che quella scritta sia posta proprio lì, appena fuori dal quadro. Devo dire che tantissime aziende hanno aderito a questo progetto e molto probabilmente, altri comuni del Casentino faranno brillare una scritta accanto alle loro sedi sportive. Le sue misure sono di ben tredici metri, esattamente undici più due di “cordolo” e le lettere sono alte centrotrenta centimetri. Partecipare a questa idea ha rinforzato la mia teoria che da soli non si fa nulla, e che anche per fare una scritta che può sembrare semplice, grande o piccola che sia, necessitano più persone, ed io sinceramente, sono felice di essere stata una di queste. Questa esperienza mi ha fatto riassaporare i tempi in cui vivevo all’estero, ma soprattutto a quanto in quel tempo siano stati importanti gli amici. Fuori dal campo le mamme mentre aspettano i loro ragazzi si fanno le foto sopra o accanto alle lettere, e anche questo è pura “aggregazione”, e mi sento di ribadire che il concetto di amicizia, viene più volte abbracciato vivendo, forse è il concetto più considerato di tutti, soprattutto nell’età adolescenziale, quando gli amici sono indispensabili per vivere.»

Sara mi ha spiegato bene ciò che ha voluto rappresentare e il perché di questa scelta, semplicemente perché “amicizia” non è soltanto una scritta a grandi lettere posta nei pressi di un campo di basket, ma ha un significato importante, uno dei primi che incontriamo nel percorso della vita.

Possiamo darle torto? Grazie Sara e avanti tutta!

Marina Martinelli
Marina Martinelli
Marina Martinelli nasce nel 1964 e “arranca” tutta la vita alla ricerca della serenità, quel qualcosa che le è stata preclusa molto spesso. La scrittura è per lei una sorta di “stanza” dove si rinchiude volentieri immergendosi in mondi sconosciuti e talvolta leggiadri. Lavora come parrucchiera a Poppi e gestisce il suo salone con una socia. E' madre di due figli che sono per lei il nettare della vita e scrive, scrive ormai da molti anni anche per un Magazine tutto casentinese che si chiama “Casentino Più”. È riuscita a diventare giornalista pubblicista grazie proprio al giornale per cui scrive e questo ha rappresentato per lei un grande traguardo. Al suo attivo ha ben sette libri che sono: “Le brevi novelle della Marina", “L’uomo alla finestra”, “Occhi cattivi”, “Respira la felicità”, “Un filo di perle”, “La sacralità del velo”, “Le mie guerriere, quel bastardo di tumore al seno”. Attualmente sta portando avanti ben due romanzi ed è felice! È sposata con Claudio, uomo dall’eterna pazienza.

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