Addio vecchio traliccio RAI del Pratomagno. Nascerà una stazione meteo-climatica

È stato rimosso, lo scorso 15 luglio, il vecchio traliccio RAI che svettava sul Pratomagno. Con una delibera di alcuni giorni fa, la Regione Toscana ha deciso di acquisirne il fabbricato di servizio per investire in un progetto unico sul suolo italiano: la realizzazione di una stazione meteo-climatica per la rilevazione delle precipitazioni in tempo reale.
La riunione di ieri (8 agosto 2017, ndr), che avrebbe discusso di tale progetto, ha visto coinvolte molte realtà locali ed è stata coordinata dall’assessore Vincenzo Ceccarelli. All’incontro «erano presenti – informa l’ufficio stampa della Regione tramite un comunicato – i rappresentanti delle Unioni dei Comuni del Pratomagno e del Casentino, il Consorzio Lamma di Regione e CNR, il CNIT (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni), il servizio idrologico regionale, la protezione civile e la consigliera regionale Valentina Vadi».

Il vecchio traliccio RAI del Pratomagno

La stazione sarà installata in un punto strategico. Mediante l’uso di radar meteorologici polarimetrici di nuova generazione in grado di coprire l’intero territorio toscano, con maggiore attenzione al bacino dell’Arno, sarebbe in grado di inviare previsioni più accurate «con informazioni ad alto dettaglio spaziotemporale, più puntuali ed in tempo reale». Si avrebbe così, comunica la Regione, «un più elevato controllo del territorio, una previsione del rischio più precisa, con servizi agrometeorologici avanzati». La struttura, si dichiara infine nel comunicato, sarebbe particolarmente adatta anche per le attività didattiche delle scuole. Al termine dell’incontro, i partecipanti «si sono impegnati a stipulare un protocollo d’intesa a cui seguirà la redazione, da parte del CNIT e di Lamma, di un progetto che servirà per reperire i finanziamenti comunitari necessari alla realizzazione di questa proposta».

In questi giorni, l’assessore Ceccarelli è stato impegnato, inoltre, nella trattativa che ha portato al cofinanziamento, da parte della Regione, di 76 nuovi bus, investendo più di 8 milioni di euro. La somma è stata spesa per “svecchiare” i mezzi a disposizione del trasporto pubblico locale (Tpl, ndr) venendo incontro alle esigenze di rispetto ambientale e creando un servizio più accogliente per i viaggiatori e per i turisti che ne faranno uso. «Abbiamo sempre detto – afferma Ceccarelli – che nonostante il contenzioso aperto, che blocca i positivi effetti della gara regionale del Tpl, la Toscana non avrebbe fatto mancare le risorse anche per gli investimenti. E l’abbiamo fatto. La Regione dunque non si ferma e continua a investire in nuovi bus (…). Un ulteriore passo in avanti per il miglioramento della sicurezza e dell’efficienza dei mezzi, della qualità e del comfort di viaggio ma anche una scelta decisa per la sostenibilità ambientale [sic!]».

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