Casentinesi, occhio alle “Google truffe”!

Riceviamo e pubblichiamo la lettera che ci ha inviato il sig. Daniele Piantini in merito ad alcune truffe perpetrate ai danni di aziende casentinesi.

Scrivo questa lettera per tutelare le attività casentinesi e non solo. Sono Daniele Piantini, gestore della guida del Casentino, www.ilovecasentino.it, e che aiuta le aziende ad essere inserite sui servizi di Google, ovviamente senza compensi e senza canoni come prevede il disciplinare del colosso americano. Purtroppo visitando aziende e negozi del territorio raccolgo sempre più testimonianze di persone che sono state raggirate da operatori online, i quali tramite una telefonata chiedono di aderire ai servizi che propongono, quasi tutti si presentano, mendacemente, come gestori di servizi di Google per aver maggior impatto sulla vittima, sì proprio vittima, perché è così che poi i malintenzionati riducono la persona che gli dà ascolto e accetta la proposta. Qui sotto rimetto solo alcune testimonianze che ho sentito nell’ultima settimana:

• Mi presento da un gestore di un Bar e gli faccio presente che la sua attività non è presente sulla Google Maps e che va inserita, gli dico che il servizio è gratuito ma questo mi blocca e dice che non è vero perché telefonicamente gli hanno chiesto 35€ annui + l’inserimento, che fortunatamente ha rifiutato, mi oppongo dicendogli che i servizi Google sono gratuiti e senza canone, mi faccio dare i sui estremi e lo inserisco gratuitamente.

• Altra azienda: officina meccanica Auto, mi presento per fare il controllo dell’attività sulle Maps, e il titolare mi dice che ha già fatto con altri, mi mostra la cartolina di Google per la verifica, gentilmente mi fa controllare online la sua posizione e noto che l’attività inserita è presente ma con vari errori, di posizione, di identità, senza orari e nient’altro, in 5 minuti gli faccio rivendicare l’attività, cambio l’intestazione aziendale, la posizione del cursore e inserisco orari etc. Il sig. mi ringrazia molto e mi dice che gli hanno chiesto 270€ ogni 6 mesi da corrispondersi tramite RID per la prestazione e un piccolo sito internet che non vale proprio niente o meno. Il sig. mi chiede gentilmente di tornare per aiutarlo a disdire il contratto che gli è stato estrapolato.

• Altra persona, lo hanno chiamato per l’inserimento nella Google Maps, e gli chiedono 200€, questo concorda per 100€, paga e non riceve proprio niente, a questo punto l’inserisco io gratuitamente e dopo 24 ore è presente sulla Maps.

• Un’altra persona l’ho raggiunta in tempo, perché aveva un appuntamento dopo 3 giorni per cose simili.

In tutto questo volevo mettere in guardia e dire ai lettori che i servizi di Google sono gratuiti e senza canoni e che per essere presenti online non c’è bisogno di affidarsi ad aziende che operano fuori dal proprio territorio ma di cercare persone che ci mettono la faccia e che operano in zona, questo perché per ogni inconveniente o per ogni necessità possono seguire da vicino i propri clienti dando un servizio più mirato, molto spesso migliore e a minor costo. L’azione truffaldina di certi soggetti sta continuamente aumentando nel territorio casentinese, forse perché la gente di questi luoghi è un po’ meno al passo coi tempi e credono di fare cosa giusta aderendo a certe ignobili proposte, il fatto è che questi se ne sono accorti e stanno battendo a tappeto la zona. Se avete bisogno contattate www.ilovecasentino.it che Vi aiuterà e Vi suggerirà la soluzione migliore senza aggravarvi di spese inutili e senza promesse vane.

Daniele Piantini

Silvia Bianchi
Silvia Bianchi
Nata ad Arezzo da genitori casentinesi vive e lavora tra Arezzo e Firenze. Dottorata in archivistica, ha una seconda laurea in Storia. Studia e lavora negli archivi pubblici e privati da oltre dieci anni. Si occupa di inventariazione, studio documentario, didattica in archivio. Scrive per “La Nazione” e “Toscana Oggi”. Ha pubblicato contributi ed articoli per riviste specialistiche di storia ed archivistica, oltre che il testo dal titolo “L’Archivio dell’ONMI – Federazione Provinciale di Arezzo”. Collabora con Casentinopiù dal 2010 tenendo una rubrica con la madre Maria Maddalena dal titolo “Storia e Territorio”.

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