Casentino “arcobaleno”! Tutti pronti per il Toscana Pride

Mancano ormai pochi giorni all’evento che sta mettendo in fibrillazione la Toscana dai colori “arcobaleno”. Ogni sfumatura di tono, per ogni orientamento sessuale; desiderosi di rivendicare con coraggio la propria libertà di scegliere e il proprio indiscutibile diritto di essere. Sono l’insieme delle persone che, con determinazione, intendono manifestare – come suggerisce il motto creato dagli organizzatori – il proprio “Orgoglio Incontenibile”; come lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, intersessuali, queer, asessuali, ecc, più comunemente riuniti nella sigla LGBT (allargata in LGBTIQA+). Sono pronti a sfilare per le vie del centro, come hanno fatto nel 2016 a Firenze; come intendono riproporre quest’anno ad Arezzo e, negli anni a venire, nei restanti capoluoghi toscani. Un’iniziativa che raccoglie adesioni provenienti da ogni ambito sociale; sigle sindacali, comitati, associazioni, Onlus, mondo politico e gente comune con lo scopo «di trasformare l’indignazione, la paura e la rabbia per i soprusi e le discriminazioni in partecipazione attiva e costruttiva». L’evento, ufficialmente denominato “Toscana Pride” e costituito da un nutrito calendario di incontri caratterizzati da mostre, conferenze, proiezioni ecc; troverà il suo culmine nella parata di sabato 27 maggio in Arezzo a partire dalle ore 15, con partenza dal passeggio del Prato (Piazza della Libertà). Il festoso e colorato corteo percorrerà le vie del centro cittadino fino a raggiungere Piazza Sant’Agostino. Alla sfilata aretina, seguirà la serata di chiusura presso il circolo Arci Karemaski Multi Art Lab, fino a tarda notte.

Ad un evento del genere, che ha visto l’adesione di varie realtà locali, non poteva mancare neanche il Casentino. Oltre ai patrocini dei comuni di Capolona, Castel Focognano e Talla, ha dato la propria adesione e il proprio contributo organizzativo, l’associazione casentinese M.C.D. (Massimocomunedenominatore). E, a loro (nella fattispecie a Francesco Tinti, Marco Canaccini, Nicola Vigiani e Leonardo Bondi) abbiamo rivolto alcune domande:

Cos’è e come nasce MCD Casentino? Quali realtà ingloba?

L’Associazione M.C.D. nasce nei primi mesi del 2008 per raccogliere fondi in aiuto di un amico musicista colpito da distonia focale. L’evento si chiamò Massimocomunedenominatore (dal nome del musicista) e parteciparono personaggi come: Teresa De Sio, Marco Parente, Andrea Chimenti, Paolo Benvegnù e Pau dei Negrita. Furono raccolti oltre 12mila euro che vennero interamente donati a sostegno della terapia contro la distonia. Da questa esperienza nacque dunque la nostra associazione, il cui scopo è quello di promuovere sul nostro territorio cultura, arte e solidarietà. Di seguito, presero avvio altre numerose iniziative, con la presenza di gruppi e figure note. Dalla Bandabardò a Piero Pelù, passando per Roy Paci, Bobo Rondelli e i Modena City Ramblers. Abbiamo organizzato iniziative a sostegno dei lavoratori, sulle tematiche ambientali con il Casentino Love Affair, insieme a Onlus internazionali come Emergency, semplici raccolte fondi, ecc.; andando a interessare anche diversi comuni del territorio casentinese e aretino. A un evento importante come il Toscana Pride, non potevamo esimerci dal portare la nostra solidarietà e la nostra consapevole partecipazione.

Siete parte attiva del comitato organizzativo del Toscana Pride? Se sì, come siete intervenuti?

Abbiamo naturalmente risposto all’invito degli organizzatori quando hanno chiesto il coinvolgimento del territorio. Il Pride è la festa di tutte e di tutti. Noi di MCD diamo il nostro contributo alla manifestazione partecipando al corteo con un carro musicale su cui si esibiranno live gli Unica Virgo, storico gruppo rock casentinese.

In una società molte volte caratterizzata da episodi di razzismo e intolleranza, dove la paura del diverso, del nuovo e anche del cambiamento inducono a manifestazioni di chiusura o, peggio ancora, di odio, quanto diventa importante sensibilizzare l’opinione pubblica su questi argomenti?

Oltre a sensibilizzare è importante informare. Di fronte a qualsiasi argomento (e l’omosessualità non è certamente un argomento sconosciuto e misterioso) è la conoscenza che permette di evitare pregiudizi e quindi discriminazioni.

Ci sono dei segnali importanti che possiamo registrare, invece, in senso positivo?

Sì, basta vedere quanti diversi soggetti hanno aderito al Pride (http://www.toscanapride.eu/adesioni/).

Approfondiamo meglio la realtà casentinese: Cosa significa, per il Casentino, partecipare a questo evento? Come si vivono, secondo voi, queste tematiche nel nostro territorio e quanto c’è da fare ancora?

MCD, in particolare, si è mossa sempre nell’organizzazione di eventi a scopo benefico che contavano sulla partecipazione e sul supporto delle persone. E il Casentino ha sempre risposto dimostrandosi una realtà viva, attenta ai problemi altrui e felice di collaborare e fare rete. Anche stavolta abbiamo voluto rappresentare e tentare di coinvolgere quante più persone possibile: dare il nostro sostegno al Pride – noi che non siamo un’associazione gay – significa, in estrema semplicità, contribuire affinché alcune diseguaglianze e alcuni pregiudizi ancora esistenti progressivamente scompaiano. Certo nei decenni passati la dimensione di piccoli paesi, la collocazione geografica isolata può aver reso più complicato affrontare e vivere certe tematiche, quindi quella del Casentino probabilmente non era una realtà più difficile di quella che si poteva trovare in tante altre provincie italiane. Gli episodi negativi si trovano nella cronaca, per farsi un giudizio non serve averli vissuti direttamente. Oggi, però, che le differenze tra i piccoli e i grandi centri si sono assottigliate, complici la mobilità e internet, non stupisce, ad esempio, che anche in Casentino ci siano state iniziative positive nelle scuole, finanziate anche dal Ministero dell’Istruzione. Iniziative che hanno consentito ai ragazzi di confrontarsi sulle problematiche di genere.

 

Un momento importante dunque. Rivolto a tutti coloro che vogliono esprimere la propria personalità senza paura di sentirsi giudicati. A tutti coloro che semplicemente credono in una società scevra da pregiudizi. Un mondo un po’ più colorato, insomma, dove le sfumature allontanano i timori e portano ricchezza.

Appuntamento ore 15, Piazza della Libertà, Arezzo. Per info: http://www.toscanapride.eu/

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