Daimon Dog Soci: i preziosi consigli di Cristiano Cangini sull’adozione di un cane

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Cristiano Cangini

Vuoi adottare un cane al canile e da un’associazione? Bello! Ma devi sapere che…

Mi presento: sono Cristiano Cangini l’ideatore, fondatore e presidente dell’Associazione Daimon Dog di Soci, nel comune di Bibbiena. Si tratta di un centro sportivo e formativo cinofilo nato con un obiettivo: fare cultura cinofila sul territorio.

Inizio questa rubrica con emozione e umiltà aspettando le vostre domande e anche le vostre visite al centro con i vostri amici.

Come primo passo in questa nuova avventura sulla cultura cinofila, vorrei affrontare un tema molto attuale che è quello dell’adozione di un cane dal canile o da associazioni specializzate. Purtroppo a questo tema sono legate anche le tante adozioni avvenute lo scorso anno di questi tempi con il lockdown, dove il cane rappresentava per molti l’unico modo per uscire di casa (ahinoi!). Con l’allentarsi dell’emergenza molti di questi cani sono dovuti tornare in canile, cosa assolutamente da evitare per la sofferenza estrema che l’animale deve subire.

Adottare un cane da queste strutture è un gesto di civiltà e nobiltà d’animo. In fondo ciò che facciamo togliendo un cane da questo luogo di ricovero è donargli un’altra possibilità. Ma… sì, ci sono dei “ma” da tenere in considerazione, dei “ma” dai quali non si può prescindere proprio perché un cane è un essere senziente con emozioni, dolori, personalità e un diritto universale all’amore e al rispetto. La prima domanda da porci davanti alla possibilità di adozione dal canile vi stupirà. Non è infatti “quale cane è adatto per me?”, ma “per quale cane potrò andare bene io”? Insomma ciò che vi chiedo in questo in questo primo passo non è semplice ma è necessario, ovvero cambiare prospettiva. Ripartiamo dalla domanda “Per quale tipo di cane potrò andare bene io?”.

Se sei una persona che ama passare il proprio tempo davanti alla TV un cane molto attivo non sarà il compagno adatto e magari questo potrebbe farlo soffrire di problemi comportamentali perché non riesce a liberare l’energia accumulata. Un altro aspetto da considerare è il vostro stile di vita. Siete impegnati da mattina a sera tutti i giorni? Allora pensateci bene ad adottare un cane, perché lui ha bisogno di voi. Il tempo è un fattore determinante quando si decide di fare questo passo. Vivete in un piccolo appartamento, una casa con giardino o in aperta campagna? Al contrario di quanto si può pensare, il fatto di avere un giardino o addirittura un enorme parco non vi libera dalla necessità di stringere un rapporto, perché è di quello che hanno bisogno i cani ovvero la relazione viva.

Un aspetto fondamentale della scelta è legato al carattere del vostro futuro compagno di viaggio. Non fatevi sviare dal colpo di fulmine, ma andate a fondo e forse per questo avrete bisogno di tutto l’aiuto possibile da parte dei volontari e magati di un esperto educatore. Spesso questi cani hanno un vissuto difficile da ricostruire, ma un attento conoscitore ed osservatore saprà bene leggere in lui tutta una serie di atteggiamenti e inclinazioni utili a capire se potrà essere davvero il compagno adatto a voi. Il consiglio che mi sento di darvi è questo: andate più volte al canile, magari con la famiglia e cercate un approccio, senza fretta ma con la voglia di conoscere. Vedrete che con l’andare del tempo capirete molte cose del vostro futuro amico, convivente e compagno.

Certamente dovrete essere voi a dedicare tempo a questa creatura e aiutarla a raffinare il suo comportamento che, in qualche modo, sarà tanto più somigliante al comportamento che desiderate, quanto più avrete pazienza con lui. Se troverete qualcosa fuori posto tenete presente che il cane non lo fa mai per fare un dispetto, ma per esprimere un disagio. Non approcciatevi a lui con un atteggiamento di compatimento, né tantomeno con la volontà di cambiarlo. Chiedetevi: mi piacerebbe che qualcuno lo facesse con me? Il rispetto va conquistato ed è qualcosa di assolutamente reciproco. Ognuno di noi lo sa bene. Ecco, fatelo anche con lui.

Il cane preso in un canile ha certamente bisogno di amore ma più di ogni altra cosa ha bisogno di un compagno a cui affidarsi e con cui condividere un progetto di vita. Per questi motivi fate attenzione, nei primi tempi, a non alzare la voce, ai rumori forti, ai gesti improvvisi, perché non conoscete il suo passato e cosa può avere sofferto. Altra cosa da evitare di fare subito è correre a fargli la toelettatura. Il motivo principale è che nei primi giorni in cui entrerà in casa vostra questa creatura non conosce nulla di voi e del vostro mondo, sarà un po’ spaventato e l’unico suo rifugio sarà il suo odore.
Stessa cosa vale per il veterinario: se il cane non ne ha un bisogno urgente, meglio aspettare che si fidi e si affidi a voi completamente.
Ci sono cose poi che lui farà con la giusta calma ed è inutile pressarlo o preoccuparsi in modo esagerato come il fatto che nei primi giorni della nuova vita potrebbe mangiare poco.

Gli aspetti negativi che potrebbe aver accumulato nella sua vecchia vita non devono essere accolti a priori, ma dovete lavorare con lui per correggerli. Se siete insicuri nel da farsi, chiedete aiuto. Se siete sinceramente disposti ad affrontare questo impegno a lungo termine con pazienza e abnegazione, con slancio e consapevolezza, allora siete davvero pronti a un’adozione in canile. Come avrete capito prendere un cane non è uno scherzo, un atto di appagamento personale o un vezzo. Un cane è un amico sincero e vuole sincerità.

Cosa avrete in cambio?

Bella domanda. Io vi assicuro che in cambio avrete una vita migliore fatta di scambi, di coraggio e di lealtà. Cosa chiedere di più?

Cristiano Cangini ikris17@gmail.com

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