L’acqua “magica” di Chitignano

di Alberta Piroci Branciaroli, Marina Cipriani e Luigi de Concilio


Chitignano (AR) – Il 22 marzo è stata la giornata mondiale dell’acqua.

Istituita nel 1992 dalle Nazioni Unite, è il World Water Day che si pone l’obiettivo di sensibilizzare le istituzioni mondiali e l’opinione pubblica sull’importanza di ridurre lo spreco di acqua e di assumere comportamenti volti a contrastare il cambiamento climatico.

Seguendo tali obiettivi e per festeggiare questa giornata, il Comune di Chitignano, l’UNIEL (Università dell’Età Libera di Bibbiena) il 3C (Centro Creativo Casentino), il Parco Letterario Emma Perodi e Foreste Casentinesi, hanno allestito uno spettacolo teatrale che si è svolto al parco “Buca del tesoro” di Chitignano presso la fonte “Magica”.

Le riprese e le interviste di Stefanella di Teletruria hanno dato un valore aggiunto all’iniziativa che potrà così essere condivisa con i telespettatori.

Da un’idea di Piera Biondi Giannini, è stata messa in scena la novella “Il romito dell’Alpe di Catenaia” che fa parte della raccolta “Le novelle della nonna” di Emma Perodi del 1893 e, i nostri attori “improvvisati”, hanno dato luogo ad una magistrale interpretazione molto apprezzata dai numerosi spettatori presenti alla rappresentazione teatrale. Nella narrazione la scrittrice toscana evidenzia le proprietà sanative dell’acqua sulfureo-ferruginosa della sorgente, utilizzata dal romito che viveva presso l’eremo della Casella,  per guarire l’unico figlio di una povera vedova.

Come personaggi e interpreti sono andati in scena:

  • Il Conte Orlando di Chitignano, Giorgio Innocenti, detto i’ diaccini;
  • La Contessa Sofia, Elena Agnoloni;
  • La “misera” vedova, Luciana Casini;
  • Il figlio Francesco, Benedetta Campanelli;
  • L’angelo, Marina Cipriani, detta Cipì;
  • Il Romito, Luigi de Concilio;
  • Sceneggiatura e regia di Piera Biondi Giannini;
  • Costumi di Marinella Donati.

Una giornata alla riscoperta dell’identità sociale e culturale del territorio di appartenenza attraverso la Letteratura che ha trovato un altro momento significativo nell’intervento del Professor Ivo Biagianti dell’Università di Arezzo che ci ha intrattenuti presso la sede municipale alla presenza del Sindaco Valentina Calbi e dell’Assessore Nicola Busi.

“Le acque di Chitignano, – ha illustrato il Sindaco – sono note fin dall’antichità, come ci attestano i numerosi bronzetti votivi rinvenuti nei dintorni.  Furono poi molto frequentate nel medioevo, quando da queste parti esisteva l’importante transito dei pellegrini sulla Via Romea del Passo della Calla, ma si deve soprattutto agli Ubertini la loro valorizzazione nella seconda metà del 1600. Attualmente le acque scaturiscono da tre sorgenti, tutte situate nei pressi del paese: la Sorgente del Rio, la Sorgente Galastri e la Sorgente Buca del Tesoro.”

Presso quest’ultima il Comune ha costruito un’area verde attrezzata, il Parco Buca del Tesoro, dove è possibile imbottigliare quest’acqua dalle proprietà… miracolose.

Si respira un’aria d’altri tempi alla Buca del Tesoro (nome non poteva essere più appropriato): il croscio dell’acqua che sgorga dalle fontane, il fragore del fiume che, lì sotto, costeggia il prato antistante, la brezza che allevia il calore nelle afose giornate estive e ti fa rabbrividire invece nelle fredde giornate invernali.

Ogni tanto un ciclista si ferma per riempire la sua borraccia, altri arrivano con bottiglie e bottiglione per portarsi a casa una  benefica scorta di acqua, gruppi di bambini giocano nel prato, famiglie approfittano dell’aria attrezzata per prepararsi una bella grigliata all’uso toscano, escursionisti si ristorano dopo una scarpinata nel bosco circostante. La giornata è stata per tutti i presenti anche un’occasione per riflettere su questo bene prezioso, privo d’odore e di sapore, indispensabile per la vita sulla terra dove tutto dipende dall’acqua, simbolo per eccellenza della vita. Senza questo elemento naturale, sul nostro pianeta, non ci sarebbe vita né per l’uomo, né per gli animali e tanto meno per le piante. È proprio dall’acqua che ha avuto inizio la vita sulla terra e non sorprenda  quindi che tutti gli esseri viventi ne abbiano bisogno

L’acqua è da sempre simbolo di purificazione, e quelle termali ci possono curare da tanti mali come queste di Chitignano solforico-ferruginose, famose sin dai tempi antichi.

Ma questo meraviglioso bene comune, spesso non viene rispettato…

L’attività umana, soprattutto quella degli ultimi secoli, può essere considerata la causa di innumerevoli disastri ambientali come l’industrializzazione, e di conseguenza la sovrappopolazione, l’inquinamento, e l’incremento della concentrazione di CO2.

Abbiamo ridotto fiumi e ruscelli a discariche di liquami e sostanze tossiche, il cui abuso indiscriminato ha “avvelenato” anche le falde acquifere e così questi veleni ce li possiamo ritrovare nell’acqua che beviamo.

La natura, deve essere rispettata! Salvaguardare l’ambiente significa:

  • mitigare l’impronta dell’uomo;
  • proteggere e conservare gli habitat, soprattutto di quelle specie minacciate;
  • tutelare e conservare la biodiversità;
  • garantire la presenza di acqua ed aria pulita per tutte le specie, limitando l’inquinamento e i danni all’ambiente…

Perché, ricordiamoci, ogni danno che viene fatto alla natura… di conseguenza è diretto a noi stessi.

Questo messaggio, nella giornata mondiale dedicata all’acqua, ha voluto lanciare da Chitignano e dal nostro Casentino un appello di sensibilizzazione per focalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica sull’importanza dell’acqua e lo si è fatto attraverso uno spettacolo teatrale per sostenere questa risorsa indispensabile per la vita sul nostro pianeta ma soprattutto per dire, a chi ancora non ne fosse informato, che ci vuole l’acqua di Chitignano, per mantenere il nostro organismo in buona salute.

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