Premio Pieve 2016 ad Arezzo

I diari in trasferta. Il Premio “Saverio Tutino” dell’Archivio diaristico di Pieve Santo Stefano fa capolino ad Arezzo. Un doppio appuntamento, tutto riservato al capoluogo, con la storia, il teatro e la cultura. Il famoso concorso letterario che ogni anno appassiona il territorio aretino, in programma dal 16 al 18 settembre nel comune di Pieve Santo Stefano, ripropone, dopo il grande successo del 2015, un’anteprima fuori sede. Un incontro al Palazzo dei Priori di Arezzo alle ore 17 di venerdì 9 settembre e, sempre lo stesso giorno, ma alle ore 21, uno spettacolo teatrale al Teatro Petrarca di Arezzo. Iniziativa in collaborazione con la camera di Commercio di Arezzo e con il quotidiano “La Nazione”. Un vero e proprio “pre-premio” dunque, o “PRE-mio” come viene intitolato ufficialmente, in cui verranno presentati gli otto diari che parteciperanno al concorso del 18. All’appuntamento pomeridiano parteciperanno Tiziano Bonini (PhD in Media, Comunicazione e Sfera pubblica nel 2008, Università di Siena e, attualmente, ricercatore in media studies all’Università Iulm di Milano); il Professor Camillo Brezzi (ex-docente di Storia Contemporanea presso l’Università degli Studi di Siena, nonché direttore scientifico dell’archivio e direttore del Piccolo museo del diario); Matteo Caccia (attore teatrale e conduttore radiofonico); Natalia Cangi (direttrice organizzativa dell’Archivio diaristico) e Pierfrancesco de Robertis (Direttore del quotidiano “La Nazione”). «Un’occasione importante», affermano gli organizzatori dell’evento che si erano posti come obiettivo proprio quello di allacciare un forte legame con la popolazione aretina. Cittadinanza che, l’anno passato, aveva risposto molto bene all’iniziativa, tanto da trasformarla, «grazie al sostegno del comune di Arezzo», in un «appuntamento annuale fisso».

Così, alle 17, sarà Matteo Caccia a darci il piacere di ascoltare, con la sua voce da narratore radiofonico, le storie che si celano tra le pagine dei diari finalisti del Premio. Mentre la sera, al Teatro Petrarca, andrà in scena l’opera “Italiani cìncali” (cioè “zingari”) di Nicola Bonazzi e Mario Perrotta, diretto e interpretato dallo stesso Perrotta, con la collaborazione registica di Paola Roscioli. Lo spettacolo mostrerà al pubblico la difficoltà della vita degli immigrati, ricordando il tragico episodio di morte e dolore, in cui, la mattina dell’8 agosto 1956, nel rogo divampato in una delle tante miniere del Belgio, persero la vita centinaia di persone, tra cui molti italiani immigrati.

La vita e le storie dei nostri connazionali sono dunque il focus dei due appuntamenti di venerdì. Come sono il punto centrale dello spirito per cui nasce l’Archivio diaristico e il Premio Pieve che, in occasione di questo “Pre-mio”, vogliono ribattere sulle tematiche attuali dell’immigrazione, sul ricordo delle sofferenze che accomunano tutti gli esseri umani in quanto tali di fronte alla desolante scelta di abbandonare la propria terra.

L’ingresso agli eventi è gratuito.

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