Viaggio ai confini del sistema solare: al planetario del Parco, l’osservazione della lontana “Ultima Thule”

Il Planetario delle Foreste casentinesi di Stia (AR) propone venerdì, a partire dalle 21, un viaggio ai confini del sistema solare. Si parlerà della missione della sonda della NASA “New Horizons” che il 1° gennaio 2019 ha raggiunto, fotografato e raccolto dati da una distanza di 3.500 chilometri, l’oggetto dal nome scientifico 2014MU69, l'”Ultima Thule”, nella “Cintura di Kuiper”. Questo nome fa parte della nostra mitologia e rappresenta ciò che era “oltre il mondo conosciuto”.
Al momento della ricognizione Ultima Thule e New Horizons si trovavano ad una distanza dal Sole di 6,5 miliardi di chilometri (circa 43 volte la distanza media Terra-Sole). Ultima Thule rappresenta, quindi, il più lontano oggetto del sistema solare che sia stato raggiunto e osservato da “vicino”, fotografandolo.
La sonda New Horizons fu lanciata dalla NASA il 19 gennaio 2006 con lo scopo di analizzare Plutone, completando la ricognizione dei pianeti del sistema solare, iniziata, con le due sonde Viking e Voyager, quasi cinquanta anni fa. Superato Plutone, raggiunto il 14 luglio 2015, la missione è proseguita con l’esplorazione della regione chiamata la “Cintura di Kuiper”.
Dopo l’incontro la serata proseguirà con l’osservazione del cielo di questo periodo.
Il costo del biglietto di ingresso è di cinque euro, gratuito per i ragazzi sotto i 7 anni e diversamente abili. Per informazioni e prenotazioni si può contattare la cooperativa Oros (0575.557247, 335.6244537, info@orostoscana.it) oppure l’ufficio promozione del Parco nazionale (0575.503029, promozione@parcoforestecasentinesi.it).

Comunicato stampa
Parco nazionale delle foreste casentinesi
Pratovecchio Stia, 22 agosto 2019