L’affare Coingas: perché il Comune di Bibbiena si è astenuto? Qualche domanda al sindaco Vagnoli

Riceviamo, e pubblichiamo, il comunicato del Movimento Arturo Circolo di Bibbiena e Poppi 
Nei giorni scorsi si è tenuta l’assemblea dei soci Coingas, con all’ordine del giorno la costituzione di parte civile nel processo intentato al Sindaco di Arezzo, ad alcuni suoi assessori e ai presidenti Coingas succedutisi negli ultimi anni, per favoreggiamento. Non spetta a noi entrare in merito al processo. Spetterà alla magistratura verificare se ci sono stati degli illeciti. Anzi noi più volte siamo intervenuti a difesa dei sindaci e delle loro difficoltà ad operare. Ma la costituzione di parte civile non entra in merito al processo. E’ solo un atto di autotutela, nel caso che la magistratura accertasse illeciti che potessero aver provocato danni all’azienda e quindi ai comuni soci.!
Tanto è vero che quasi tutti i comuni presenti all’assemblea, indipendentemente dal colore, si sono espressi a favore. Lo hanno fatto i camuni di centrosinistra, di centrodestra e civici. Contrario, ovviamente, il comune di Arezzo, la cui giunta, a presenze ridotte ( a quanto leggiamo sulla stampa), ha deciso di votare contro.
La proposta sarebbe comunque passata se non ci fosse stato il colpo di scena: il comune di Bibbiena, a sorpresa, si è astenuto, lasciando costernati ed increduli gli altri sindaci. Così il Coingas non potrà costituirsi parte civile nella vicenda che vede imputati gli amministratori aretini.
Perché questa imprevista presa di posizione? Mistero!
A questo punto viene spontaneo, ma ancora più un dovere di trasparenza e correttezza fare qualche domanda al Sindaco di Bibbiena, Filippo Vagnoli.
Perché il Comune di Bibbiena, in contrasto con la maggioranza degli altri Sindaci, si è astenuto? E’ stata una decisione del Sindaco o c’è stato un atto di Giunta? E’ stato coinvolto o almeno informato il Consiglio Comunale, o almeno la competente commissione consiliare?Quali sono le motivazioni che hanno portato Bibbiena all’astensione? Le risposte a queste domande non devono essere date a noi, ma a tutta la cittadinanza.
Su una questione di tale portata c’è la necessità della massima trasparenza, non può essere un posizione presa estemporaneamente dal sindaco o dalla giunta, senza spiegarne i motivi.
Ne va della credibilità di una amministrazione. Anche perché, in mancanza di motivazioni pubbliche e trasparenti, ognuno è legittimato a immaginare chissà quali oscure motivazioni, quali intrecci di interessi possano esserci all’origine di una scelta apparsa ai più incomprensibile.
Speriamo che il Sindaco, tra le tante dirette facebook, trovi anche il tempo di dare una risposta, ripetiamo, non a noi, ma ai suoi cittadini. Il covid non può trasformare la politica in una notte in cui tutte le vacche sono nere, come diceva il buon Hegel.
Per Movimento Arturo, Circolo Bibbiena e Poppi
Luca Tafi, Giorgio Renzi

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