Un gioco può essere un romanzo e la letteratura ispira il Casinò

Già da diverso tempo gli appassionati di scommesse, poker, slot machine e molte altre forme di intrattenimento identificano questo mondo con quello dei casino online: sebbene la nascita di molteplici piattaforme di gioco e la digitalizzazione dei casinò porti in effetti questo risultato, rendendo in qualche modo il tutto molto moderno, va detto che libri che affrontano il tema del gioco e sono ispirati ad esso esistono da centinaia di anni. La connessione tra gioco e letteratura, infatti, esiste da secoli, influenzando la produzione artistica e alimentando romanzi appassionanti. Due autori che hanno sperimentato profondamente il mondo dei casino e degli ippodromi sono in particolare Fëdor Dostoevskij e Charles Bukowski e proprio delle loro opere vale la pena oggi parlare.

“Il Giocatore” di Dostoevskij: un viaggio nei casinò del XIX secolo

“Il Giocatore” di Dostoevskij è una pietra miliare nella letteratura ispirata al gioco e viene oggi riconosciuta come una delle opere più autentiche riguardo a questo mondo: scritto in un breve lasso di tempo, solo quattro settimane, questo romanzo offre una descrizione minuziosa dei vari tipi di giocatori che erano soliti frequentare i casinò del XIX secolo. La storia si svolge nella città immaginaria di Rulettenburg e intreccia biografia e invenzione, amore e matematica.

Sebbene il romanzo presenti alcune incongruenze, come salti temporali anomali e cambi di titoli nobiliari, “Il Giocatore” rappresenta una lettura appassionante. Dostoevskij, meno perfezionista del solito, vince la sua scommessa con l’editore e riesce parzialmente a saldare i suoi debiti di gioco.

Charles Bukowski: Gli ippodromi come specchio della realtà

Charles Bukowski, noto per la sua narrativa di ordinaria follia, esplora il mondo degli ippodromi come simbolo della società in tutte le sue sfaccettature: romanzi come “Post Office”, “Factotum”, “Donne” e “Hollywood Hollywood” sono ricchi di storie e aneddoti sulle corse dei cavalli.

Per Bukowski, gli ippodromi diventano un microcosmo rappresentativo della vita e delle sue molteplici categorie di persone ed è per questo che dai racconti ai romanzi, dalle poesie alle raccolte, Bukowski utilizza le scommesse ai cavalli, le puntate sugli sport e il gioco nei casino come elementi ricorrenti nei suoi scritti.

Da non sottovalutare in questo contesto c’è anche “Il Giocatore (Ogni Scommessa è Debito)” di Marco Baldini, noto conduttore fiorentino, che racconta la sua esperienza in un romanzo che esplora le scommesse, i casinò fisici e quelli online, offrendo un racconto ironico e distaccato su questo mondo e i grotteschi personaggi che lo popolano.

Con uno stile dissacrante che non risparmia nessuno, Baldini riesce a scrivere un romanzo divertente che, allo stesso tempo, solleva riflessioni profonde sulla natura della fortuna e della disperazione nel mondo del gioco.

Come evidente da questi romanzi, il legame tra il gioco e la letteratura è intrinseco, e ha dato vita ad opere avvincenti che esplorano il lato oscuro e affascinante del mondo dei casino e delle scommesse, un mondo che oggi riconduciamo principalmente alle piattaforme online, ma che dobbiamo ricordare sempre vanta radici ben più profonde nella storia.

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