Talla, violino e pianoforte in concerto alla Castellaccia

Venerdì 17 agosto suonano Francesco Fidel e Rossano Tacconi

A Talla venerdì 17 agosto l’Associazione culturale “Il ponte di sasso” con il patrocinio della Pro Loco Guido Monaco e del Comune di Talla, presentano il concerto del duo Francesco Fidel (violino) e Rossano Tacconi (pianoforte). Appuntamento alla Castellaccia alle ore 21 (ingresso libero). In programma musiche di Tchaikowsky, Mozart, Brahms, Piazzolla e altri ancora.
Rossani Tacconi, diplomato in pianoforte con massimo dei voti e Lode al Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze, è vincitore di concorsi nazionali e internazionali. Compositore di musiche per cortometraggi, film musicali e spot pubblicitari, svolge un’intensa attività concertistica sia come solista che in formazioni da camera.
Francesco Fidel fin da giovanissimo intraprende lo studio del violino. Successivamente frequenta l’Accademia Chigiana di Siena con il M° Uto Ughi e l’Accademia di Fiesole con il M° Igor Volochine. Suona come Spalla, Violino Concertante e Violino Solista sotto la guida di diversi Direttori d’Orchestra: Ovidiu Dan Chirila (Sinfonica di Brasov), Stefano Pagliani (Scala di Milano), Cristiano Rossi, Giuseppe Bruno etc. E’ docente di Violino dal 2013 ad oggi presso l’Istituto Comprensivo “Buonarroti” di Sansepolcro.

Poppi, 16 agosto 2018.

Unione dei Comuni Montani del Casentino – Ufficio Stampa

Montemignaio, torna la tradizionale “Festa nel Castello”.

 

>>>>> Sabato 18 AGOSTO 2018 <<<<<<<<<

A Montemignaio nella piazza e all’interno di Castel Leone assisterete al “risveglio di un borgo medievale”.

La cena itinerante lungo i vicoli del castello offre 7 stand gastronomici: aperitivo, antipasto, polenta al forno, porchetta, patate al forno, cocomero, vin santo e cantucci,
acqua e VINO ILLIMITATO.

La serata sarà animata da numerose attrazioni:
dalle ore 18:00 sfilerà il tradizionale corteo storico accompagnato dalle acrobazie degli sbandieratori;
giochi e divertimento per i bambini;
lo straordinario spettacolo di trampolieri e ballerini;
Street Band femminile;
musica e divertimento con i mitici “Amici del Chianti”;
e molti altri intrattenimenti.

Dalle 21.00 orchestra spettacolo FRANK DAVID BAND
dalle 23.00 fino a tarda notte DISCO MUSIC sotto le stelle

Prezzi

Ingresso + cena : 20 €
Ingresso : 5 €

dalle ore 19.00 alle ore 24.00 è in funzione il servizio Bus Navetta

info. 3347706857
Polisportiva Montemignaio

Progetto Life Wetflyamphibia, a Casanova si ripristinano le vasche

In questi giorni è in corso di realizzazione da parte delle maestranze dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino il ripristino delle vasche situate sopra al Rifugio Casanova nel Parco Nazionale Foreste Casentinesi, nei pressi di Badia Prataglia. Le due vasche erano state originariamente realizzate per l’alimentazione idrica al vivaio predisposto per il rimboschimento dell’area. Data l’ampiezza e la capacità (circa 10 metri di larghezza, 6 di lunghezza e 1 metro di profondità) le due vasche potranno essere utilizzate anche come depositi antincendio. Come sito riproduttivo sono invece ambienti ideali per la popolazione di Tritone punteggiato, un anfibio caudato appartenente alla famiglia dei salamandridi, che vive nascosto in punti umidi (per esempio sotto il legno morto in foreste miste) o nella fascia ripariale di stagni e laghi. Il progetto LIFE Wetflyamphibia è in rete con EPCN (European Pond Conservation Network), il progetto che ha come obiettivo la tutela della biodiversità negli stagni in Europa. È stato realizzato su scala locale con il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna e con la società Dream di Pratovecchio, viene cofinanziato con i fondi dell’Unione Europea, per la conservazione di anfibi e farfalle legate agli ambienti umidi del territorio. Tra le attività del progetto vi è la realizzazione di incontri con le aziende agricole per illustrare le buone pratiche che le attività agro-pastorali possono attuare per collaborare alla conservazione delle specie sopra indicate, incontri che si sono tenuti nei mesi scorsi nell’ambito dell’Azione “E6 Progetto di sensibilizzazione” del progetto LIFE WetFlyAmphibia. Presentato a Stia nella primavera del 2017, il progetto ha vari obiettivi e quello principale la tutela della biodiversità nelle aree umide. Sono però molteplici le azioni previste dal progetto, per esempio l’estate scorsa si è intervenuti per salvare alcune popolazioni di ululone appenninico del Parco Nazionale a causa della devastante siccità che aveva prosciugato alcuni abbeveratoi, siti di riproduzione della specie.

Poppi, 14 agosto 2018.

Unione dei Comuni Montani del Casentino – Ufficio Stampa

Corsalone, si inaugura sabato 18 la nuova sala polivalente comunale

Cena e cabaret con il “Penna” e “Ceccarino”

A Corsalone (Chiusi della Verna) si inaugura sabato 18 agosto la nuova sala polivalente comunale, con cena e spettacolo di cabaret. Come ricorda il Sindaco di Chiusi della Verna Giampaolo Tellini, “La sala polivalente è un importante centro di aggregazione per questa che è la frazione più popolosa del nostro Comune. Negli ultimi tempi sono stati fatti diversi lavori di ripristino e di rimodulazione in questa zona, in locali pubblici che ospitano uffici comunali e servizi al cittadino ma anche sedi a disposizione delle associazioni paesane, il tutto nell’area che comprende nelle vicinanze il plesso scolastico ed il centro sportivo. Sabato sera vogliamo festeggiare e abbiamo organizzato questo evento”. Si inizia alle 19:30 con una cena a buffet n collaborazione con la pro Loco Corsalone, a seguire dalle 21:30 spettacolo dal titolo “Sagre e profano” di e con Santi Cherubini (il Penna) e Maurizio Borgogni (Ceccarino). “Si può partecipare anche senza prenotare”, conclude Tellini. “Vogliamo che sia una serata di festa e divertimento per tutti i compaesani, perché questo spazio è a disposizione di tutti”.

Poppi, 14 agosto 2018.

Unione dei Comuni Montani del Casentino – Ufficio Stampa

Corezzo: pensieri… parole… e tortelli!

Corezzo, 12 Agosto 2018

Un caldo insolito ha caratterizzato l’inizio della nota e attesissima sagra svoltasi nel borgo della Vallesanta. Tant’è che anche verso una cert’ora di sera… volentieri si manteneva la maglietta!
In quest’atmosfera festaiola ed energica, tra bancarelle e file pazienti per gustare il famoso tortello alla lastra, s’incastona perfettamente un gruppo di baldi giovani con il loro tributo-ricordo al grande Lucio Battisti! Lucio. Questo è il nome dell’evento che ha portato una carrellata di canzoni nazional popolari (ma non tutte!) tra la gente a Corezzo. Una serata piacevole trascorsa in leggerezza, cantando insieme a loro. Una musica che non annoia mai, testi che non ci si stanca mai di ripetere anche se si sono sentiti centinaia e centinaia di volte!
Poi… se sono cantate e suonate così bene… si può solo lasciarsi affascinare e cullare dai ricordi diversi che ciascuna di esse suscita in ognuno di noi. E’ la bellezza che questo grande artista ha saputo lasciarci: una grande sensibilità capace di entrare nel cuore della gente in migliaia di modi diversi… tutti egualmente veri!
Quindi grazie a questi musicisti casentinesi che hanno vissuto e rivissuto insieme al pubblico Lucio Battisti, con la generosità artistica che li caratterizza e con la delicatezza della loro musica!
Un plauso all’organizzazione efficientissima come sempre di Corezzo con un piccolo omaggio sentito ai mini-parcheggiatori! Gentilissimi, preparatissimi e davvero simpatici!

Sul ponte sventola bandiera bianca

Di Andrea Pancini

Una sera di Dicembre del 2017, da una finestra affacciata sui lungarni fiorentini, appare lo stendardo della Kaiserliche Marine. Se non fosse stato un affaccio della caserma Baldissera, sede del Comando del VI battaglione “Toscana” dell’Arma dei Carabinieri, la questione sarebbe stata chiosata come una stupidaggine. Se il fatto non avesse seguito quello, ben più grave e circostanziato, dello stupro perpetuato ai danni di due cittadine americane da parte di due agenti in servizio a Firenze, la notizia avrebbe preso la via delle pagine culturali: quelle entro le quali s’indaga i tempi che corrono.

Adesso, che il colonnello Raffaele Fedocci (incaricato del ricorso gerarchico) ha annullato la sanzione (pari a tre giorni di consegna, Sic!) comminata al giovane militare imputato del fatto, la questione può prendere la giusta dimensione: la superficialità d’uno studente di storia iscritto alla Sapienza. Il dispositivo del Colonnello Fedocci, infatti, ha pienamente accolto la versione della difesa, secondo la quale il carabiniere-studente di storia che aveva fissato la bandiera in caserma, l’avrebbe fatto per “passione” legata al periodo storico in questione: senza sapere che lo stendardo è utilizzato dai gruppi neonazisti di tutta Europa.
In effetti, il vessillo della Kaiserliche Marine è appannaggio dell’estrema destra Europea per un sacco di buone ragioni che, ad un “appassionato” del periodo storico in questione, non possono sfuggire: vada pure per lo studente della Sapienza ma non per me.
Prima di tutto, lo sventolare della Kaiserliche Marine Reichskriegsflagge (lo stendardo da guerra della flotta Tedesca ai tempi del Kaiser Guglielmo) non si riferisce, di certo, all’ammutinamento di Kiel che segnò la fine del Secondo Reich per avanzata stupidità dell’apparato al comando. La notte del 29 Ottobre del 1918, l’alto comando Tedesco impartì l’ordine di far salpare la flotta di alto mare, fino ad allora e per sempre invicta, per un’ultima, insensata, strage nel Canale della Manica: tratto di mare dal quale, anche volendolo, la Royal Marine non si sarebbe mai disimpegnata. Dopo la Marna, Verdun e la Kaiserschlacht (la “battaglia per l’Imperatore”), il volo delle Walküre Wagneriane, questa volta, non trovò l’epilogo previsto dalla resistenza alleata: i marinai alla fonda nel porto di Kiel decisero di salvarsi da soli, visto che il buon Dio non provvedeva ed il Kaiser era impegnato altrove (segnatamente nel quartier generale dell’esercito Tedesco in Olanda, dalla quale non tornerà mai più).
Fatto sta che il 4 Novembre del 1918, la Kaiserliche Marine era saldamente nelle mani di 40.000 marinai, soldati e lavoratori “ribelli”, organizzati in Consigli: non finì come a San Pietroburgo per un soffio o, forse, perché Gustav Noske non era Lev Trockij. Con l’ammutinamento di Kiel, comunque, la guerra poteva intendersi risolta e così fu: resa incondizionata degli imperi centrali, Conferenza di Parigi ed esilio del Kaiser come “criminale di guerra”. Sul campo, due vittime illustri: la ricchezza Tedesca (seconda economia al mondo, ad un passo dall’Inghilterra, nel 1914) e l’orgoglio nazionale, qualunque cosa questo sia. Agli ammutinati di Kiel, che chiedevano frieden und brot (pace e pane), fu concessa la prima ma non il secondo; seminando tutto ciò che questo comporta: la fame è il giusto companatico dell’orgoglio.
Così, l’orgoglio nazionale ferito, prese a sventolare coi suoi simboli (l’aquila imperiale, la croce di ferro, i colori del Reich, nero, bianco e rosso, ripresi in seguito nella croce uncinata) e la sua retorica. La retorica che prende a circolare è quella di collegare la frustrazione del “popolo”, Tedesco e sconfitto in maniera inspiegabile (non un soldato alleato aveva messo piede nel territorio del Reich), alla teoria del complotto demo-pluto-giudaico-comunista-massonico: qui così, in Italia ripreso dalla “vittoria mutilata” e negli Stati Uniti del ’29 travestito da “banksters”. Ma qui, vale a dire nella Repubblica di Weimar del dopoguerra, la Kaiserliche Marine Reichskriegsflagge è stata lo stendardo dei Freikorps “di ronda” in Germania per stabilire l’ordine. In soldoni, un corpo paramilitare volontario, reclutato tra i veterani della Grande Guerra, incaricato dell’antisommossa Comunista. Ai Freikorps si devono operazioni di polizia, come l’arresto degli Spartachisti e la repressione della Repubblica Sovietica Bavarese (Sic!), qualche atto di guerra nelle Repubbliche Baltiche, un tentato golpe ai danni della Repubblica di Weimar (il c.d. Putsch di Kapp) e, naturalmente, il crogiuolo delle S.A. (Sturmabteilung) di Röhm riassemblate, dopo l’assassinio del gerarca ad opera del “capo”, nelle S.S. (Schutzstaffel) di Himmler.
Questa, ad oggi, è la storia della Kaiserliche Marine Reichskriegsflagge e, mi dispiace per lo studente di storia della Sapienza, non ce ne sono altre. Vederla sventolare da una caserma, occorre ammetterlo, potrebbe risultare inquietante ma il giudizio di merito del Colonnello Fedocci, che pone fine alla vicenda, dovrebbe suonare rassicurante: il ragazzo s’è scusato, era ignaro dell’uso abominevole che qualcun altro ne ha fatto ed ha promesso di non farlo più. Del corso legale assunto dalla faccenda non c’è che esser soddisfatti: speriamo solo che il ragazzo non si laurei in storia. Questo sì, che sarebbe infamante coi tempi che corrono.

“Il Gusto dei Guidi – Festival del Vino” torna a Poppi dal 24 al 26 agosto

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Toscana vuol dire anche buon vino. Ed è per onorare e celebrare questa eccellenza che Poppi anche quest’anno apre le sue porte a “Il Gusto dei Guidi – Festival del Vino”, mostra Mercato dei Vini di Toscana e dei prodotti tradizionali e biologici giunta alla sua ventiduesima edizione, che si svolgerà nell’ultimo fine settimana di agosto.

Dal 24 al 26 agosto il centro storico di Poppi cambia volto. Durante il Festival intitolato agli antichi conti Guidi signori di Poppi e di buona parte del Casentino in epoca Medievale, i caratteristici portici s’illuminano, migliaia di persone si riversano lungo le strade, fondi e cantine private chiuse tutto l’anno si aprono per trasformarsi in una sorta di enoteca dove sarà possibile assaggiare i migliori vini toscani sotto l’attenta cura e i consigli di esperti sommelier.

Anche quest’anno, come avviene da dodici edizioni torna il Premio “Il Gusto dei Guidi” riservato ai migliori IGT di Toscana (Supertuscan Rossi), giunto alla edizione numero 13. Apprezzata da tutti, l’apertura di fondi e cantine private degli antichi palazzi del paese e dei giardini interni. Una cantina sarà dedicata esclusivamente ai vini del Casentino, che si sta accreditando sempre più come terra di eccellenza anche in questo settore. Ricco il programma, che prevede degustazioni abbinate ai piatti e ai sapori tipici del territorio oltre una serie di manifestazioni collaterali con musica e spettacoli.

“Il Festival del Vino Il Gusto dei Guidi – afferma l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli – rappresenta un’occasione unica per scoprire una Poppi diversa e inesplorata che in questi giorni si svela in tutto il suo splendore. Si tratta di un’opportunità per far conoscere questo territorio anche sotto un aspetto, quello enogastronomico, che può contribuire allo sviluppo turistico e a portare il Casentino nel mondo.”

“Poppi è uno dei borghi più belli d’Italia – ha detto il sindaco Carlo Toni – grazie ad iniziative di qualità come questa del Gusto dei Guidi, la nostra realtà si accredita sempre più nel variegato panorama delle offerte da proporre sia ai turisti italiani che stranieri. Mi preme ricordare che, in seguito ad una proficua collaborazione che l’amministrazione ha instaurato con la Galleria degli Uffizi, in questo periodo al Castello è in mostra la famosa Pala Doria, sicuramente un ulteriore elemento di interesse e di richiamo. Un doveroso plauso e un grazie vanno a tutti i cittadini che ogni anno, con spirito di volontariato e senso di appartenenza realizzano questo tradizionale appuntamento eno-gastronomico”.

Comunicato stampa Toscana Notizie (Chiara Bini)

Internet veloce, cantiere al via anche a Castel San Niccolò

Avanti tutta, con la Toscana pronta a navigare su internet fino ad un gigabit al secondo anche nelle frazioni e borghi più piccoli e periferici. Nonostante si sia ad agosto, proseguono i lavori per portare la banda ultralarga dove, affidandosi ai soli operatori privati e alle logiche di mercato, non sarebbe mai arrivata. Cinque cantieri aperti in tre giorni: oggi è stata la volta di Castel San Niccolò in provincia di Arezzo. C’era anche l’assessore alla presidenza della Toscana, Vittorio Bugli.

I lavori rientrano nel piano messo in campo l’anno scorso e finanziato dalla Regione attraverso i fondi comunitari dei programma Fesr e Feasr 2014-2020, rivolto alle cosiddette ‘aree bianche’: quei territori, cioè, che con la sola logica di mercato non si riuscirebbe a coprire e dove internet veloce non sarebbe mai arrivato, perché meno popolati o meno densamente frequentati da aziende. Dalle stime dello scorso anno si parlava di 784 mila toscani e 364 mila edifici interessati, tra case, uffici, imprese e abitazioni. Entro il 2020 anche lì si potrà navigare fino a un gigabit al secondo, ovvero la stessa velocità delle grandi città. In alcuni comuni lo si potrà fare fin da Natale.

“Sono interventi di grandezza diversa: chirurgici a volte, dove piccole e a macchia di leopardo erano le aree lasciate sguarnite dagli operatori privati, oppure estesi. A Pontremoli, ad esempio, il privato non aveva mai investito sulla banda ultra larga, in nessuna delle frazioni” ricorda e spiega l’assessore alla presidenza della Toscana, Vittorio Bugli.

Il progetto è stato reso possibile grazie alle risorse messe a disposizione dalla Regione per il digitale, parte delle quali per la costruzione e gestione di una rete a banda ultra larga nelle cosiddette “aree bianche”. Il bando fatto da Infratel è stato vinto da Open Fiber, la società attiva in tutto il territorio nazionale per costruire e gestire un’infrastruttura in fibra ottica. In Toscana saranno realizzate opere per oltre 170 milioni di euro.

“La banda larga e quella ultralarga sono tra le opere pubbliche più importanti per la nostra Regione – ricorda ancora Bugli – e contribuiscono alla competitività e allo sviluppo dei territori come strade e autostrade. Sono infrastrutture essenziali per aziende che vogliono stare sul mercato, e anche per la qualità della vita dei cittadini”. “. Internet e servizi on line infatti aiutano ad accorciare la distanza con la pubblica amministrazione e ad avere città smart. “Siamo stati la prima Regione a partire con il bando e dobbiamo sfruttare questo vantaggio: arrivare sei mesi prima o sei mesi dopo può voler dire essere competitivi o meno. Dunque occorre fare presto”. “La Toscana – conclude – è stata tra le prime regioni ad investire per abbattere il digital divide. Abbiamo portato negli anni scorsi la ba nda larga dove il mercato non avrebbe da solo provveduto, e proseguiamo adesso con la banda ultralarga: una delle più grandi infrastrutture su cui stiamo investendo e che si sta estendendo simultaneamente in tutta la Regione”.

Tutti i comuni toscani, raggruppati in quattro fasi, saranno infatti interessati dai lavori da qui al 2020, compresi i grandi capoluoghi: naturalmente l’intervento riguarderà solo le aree bianche e non coprono l’interezza dei territori comunali.La fibra arriverà direttamente al domicilio degli utenti e i cantieri saranno veloci perché, per stendere cavi necessari, in molti casi saranno utilizzati cavidotti o palificazioni – pubblici o realizzati da altri operatori – che già esistono. Dove mancano si provvederà a nuovi scavi, ma piccoli e profondi e larghi appena pochissime decine di centimetri a bordo della carreggiata. Per le abitazioni più isolate la connessione sarà garantita da ponti radio. Limitati saranno dunque i disagi per i cittadini. A giugno, attraverso un’unica conferenza di servizi che costituisce un’ulteriore novità e buona pratica, è stato dato il via libera ai lavori a sessantacinque di sessantanove comuni coinvolti nel prima dei quattro lotti. Un’innovazione che ha consentito di essere veloci anche nei permessi e tagliare i tempi della burocrazia, pur tutelando attraverso le prescrizioni necessarie la bellezza del patrimonio paesaggistico e culturale toscano.

“Siamo felici di portare la nostra fibra in questi cinque comuni toscani – sottolinea Marco Gasparini, regional manager Toscana di Open Fiber – dove saranno cablate circa 11 mila unità immobiliari: il tutto con la tecnologia all’avanguardia di Open Fiber, l’FTTH, che consentirà ai cittadini di navigare fino a un gigabit al secondo”. “Dove possibile – prosegue Gasparini – riutilizzeremo infrastrutture esistenti, e il resto della rete sarà realizzato con tecniche che creeranno meno disagio possibile agli abitanti”. Open Fiber non vende servizi in fibra ottica direttamente al cliente finale, ma è attiva esclusivamente nel mercato all’ingrosso offrendo l’accesso a tutti gli operatori di mercato interessati. Una volta conclusi i lavori, cittadini e aziende non dovranno quindi far altro che contattare un operatore e scegl iere il piano tariffario preferito per navigare ad alta velocità. La rete sarà data in concessione per 20 anni a Open Fiber, che ne curerà anche la manutenzione, e rimarrà di proprietà pubblica. La società si è aggiudicata il primo e il secondo bando Infratel per la copertura della aree bianche di 17 Regioni italiane e la Provincia Autonoma di Trento, per un totale di quasi 7mila comuni.

Il cantiere inaugurato l’11 agosto: Castel San Niccolò (AR)

Sette mesi e mezzo per completare i lavori. Tanto servirà per stendere i 45 chilometri di fibra ottica necessaria a cablare 2.491 edifici. Per 149 di questi, i più remoti, saranno utilizzati ponti radio e tecnologie wireless. Le frazioni, località e borghi complessivamente interessati sono Valgianni, Barbiano, Vertelli, Poggio Vertelli, Pagliericcio, Rifiglio, Sala, Spalanni Bivio, Poggiolino, Cortina, Prato di Strada, Cavolini, Doccia, Capezzi, Strada, Ponte d’Arno, Borgo alla Collina.

Open Fiber, l’azienda che si è aggiudicata il bando Infratel per la copertura delle aree bianche della Regione Toscana, per posare la fibra potrà contare su venti chilometri di cavidotti e canaline che già esistono. Per i restanti venticinque si dovranno scavare minitrincee, larghe e profonde pochissime decine di centimetri, ai margini della carreggiata. L’amministrazione comunale plaude. “Non possiamo che essere contenti di una simile iniziativa che comprende anche i territori montani – sottolinea il vice sindaco, Antonio Fani –, ovvero paesi e borghi meno densamente popolati e che non avrebbero i numeri per sperare negli investimenti degli operatori privati. Invece in questo modo anche i territori più disagiati riusciranno ad essere collegati alle rete telematiche ed usufruire delle opportunità di sviluppo legate ai servizi on line”.

Comunicato stampa Toscana Notizie (Walter Fortini)

L’amministrazione comunale di Poppi chiede di riconfermare Santini alla guida del Parco

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Da qualche giorno è scaduto il mandato del Presidente del Parco delle Foreste Casentinesi Luca Santini, riteniamo che il Ministro dell’ambiente, in accordo con i governatori delle regioni Toscana ed Emilia Romagna, debba riconfermare Luca Santini alla guida dell’ente.
Le motivazioni sono molteplici, l’amministrazione del comune di Poppi ha apprezzato lo spirito nuovo dell’ente, rivolto alla promozione sostenibile del Parco, ai risultati inconfutabili riguardo ad arrivi e pernottamenti di turisti, al prestigioso riconoscimento UNESCO, alle spettacolari iniziative che ha accompagnato come il Campionato Mondiale di Trail Running e alle numerose iniziative intraprese per la salvaguardia e l’aumento della Biodiversità.
Il fatto che tutte le amministrazioni locali e tutte le associazioni si siano dette entusiaste del lavoro svolto da Luca non ci lascia immaginare altra soluzione.
Facciamo appello alle forze politiche che guidano il governo, e alle loro basi locali perchè siano responsabili nei confronti delle volontà trasversali che emergono dal territorio.

Riccardo Acciai
Capogruppo Maggioranza Comune di Poppi

Iniziano i lavori per collegare la ciclopista dell’Archiano con quella dell’Arno

Matteo Caporali: “Risolveremo anche il problema del Ponte sull’Archiano”.

La Ciclopista dell’Archiano verrà collegata a quella dell’Arno. Ad annunciarlo l’Assessore Matteo Caporali che fa notare che, la richiesta all’Unione dei Comuni, come capofila del progetto, “è stata fatta da Bibbiena per evitare che turisti e cittadini debbano attraversare le strade carrabili per godere del percorso complessivo”.

Dal Ponte dell’Archiano, il collegamento passerà sotto una delle campate dello stesso Ponte. Qui verrà installato un semaforo con il quale verrà indicato il livello dell’acqua nei vari periodi dell’anno e quindi la possibilità o meno di attraversamento. In sostanza all’arrivo della ciclopista dell’archiano a Bibbiena il collegamento proseguirà costeggiando l’Archiano fino a via di Casamicciola su strada esistente a viabilità promiscua, sarà realizzata anche una bretella per collegamento al centro commerciale, una volta arrivati alla variante di Casamicciola i pedoni e i ciclisti utilizzeranno il sovrappasso ferroviario con rampe, proseguiranno poi su percorso segnalato svoltando a destra prima del sottopasso verso il piazzale retrostante la stazione.

L’Assessore Matteo Caporali commenta: “Un progetto importante che, collegandosi con Bibbiena Stazione va a rafforzare da un lato la progettualità di Binario 0, realizzata in collaborazione con Regione Toscana e LFI, ma anche a risolvere il problema del Ponte sull’Archiano per i tanti pedoni e abitanti di Bibbiena Stazione”.

Per settembre almeno una parte della ciclopista di collegamento potrà già essere utilizzata.

Bibbiena sta attendendo anche una risposta per il proseguimento della ciclopista dell’Archiano da Partina fino a Camaldoli, “un completamento che ci sta molto a cuore poiché permetterebbe di collegare il fondovalle ad una meta turistica importante per il Casentino, promuovendo una rete di mobilità sostenibile di grande valore turistico e culturale”, conclude Matteo Caporali.