Tornano alla piscina di Bibbiena i prestigiosi NESC di nuoto

Domani mattina sarà presente l’oro nei Mondiali di Budapest Gabriele Detti

La Piscina di Bibbiena ospiterà il prestigioso Camp nuoto NESC tenuto da due pluricampioni italiani: Niccolò Beni e Mirco Di Tora.
NESC è un camp estivo dove i ragazzi di età compresa tra i 10 e i 19 anni potranno imparare da due grandi campioni i segreti del nuoto, divertirsi insieme e fare nuove amicizie.
Alice Giannini allenatrice della piscina di Bibbiena commenta: “Una grande soddisfazione poter ospitare dei grandi campioni ma anche poter offrire un’opportunità unica ai ragazzi che fanno questo sport”.
L’Assessore allo Sport del Comune di Bibbiena Francesca Nassini si unisce all’entusiasmo: “Un evento di grande spessore quello che si svolgerà nella nostra piscina. Anno dopo anno questo camp ci riempie di orgoglio; per noi rappresenta soprattutto un riconoscimento dell’impegno di quanti, in questi locali, hanno allenato e formato tanti bambini e ragazzi insegnando loro la bellezza di questo sport. L’occasione per me è importante per ricordare l’amica Stefania Primanni”. Domani mattina sarà ospite della piscina di Bibbiena Gabriele Detti campione specializzato nello stile libero, campione mondiale in carica degli 800 m stile libero, medaglia di bronzo nei 400 m stile libero e nei 1500 m stile libero ai Giochi olimpici di Rio de Janeiro 2016.

Comunicato stampa Comune di Bibbiena

“Il gusto dei Guidi”: ecco i finalisti del premio Supertuscan IGT Rossi

Poggio Falcone, prodotto dall’Azienda Agricola Il Sosso di Lucignano – Ar
Tiratari, dell’Azienda Agricola Villa La Ripa di Antria – Ar
Campo alla Sughera, dell’omonima Azienda Agricola di Castagneto Carducci – Li
Orma del diavolo, della Tenuta San Jacopo i Castiglioni di Cavriglia – Ar
Fonte Merlano, dell’Azienda Agricola Castello di Cacchiano di Gaiole in Chianti – Si
Buriano, dell’Azienda Agricola Rocca di Castagnoli di Gaiole in Chianti – Si
Gagliole, dell’Antico Podere Gagliole di Castellina in Chianti – Si
Nocens, dell’Azienda Agricola Tiberio di Loro Ciuffenna – Ar
Petreto, della Fattoria Petreto di Bagno a Ripoli – Fi
Crognolo, della Tenuta Sette Ponti di Castiglion Fibocchi – Ar

Sono questi i nomi dei dieci finalisti del premio Supertuscan IGT Rossi abbinato alla manifestazione “Il Gusto dei Guidi” edizione 2018. Li hanno scelti i sommelier degustatori dell’Ais di Arezzo tra le etichette provenienti da tutta la Toscana. Ad uno di loro andrà il trofeo che verrà consegnato al termine della cerimonia che si terrà nella mattinata di sabato 25 agosto, mentre ai finalisti il comitato organizzatore (Pro Loco Centro Storico Poppi e Comune di Poppi con la collaborazione tecnica della delegazione di Arezzo dell’AIS) ha riservato una targa riportante il logo de “Il Gusto dei Guidi- Festival del Vino”. La giuria della fase finale sarà presieduta da Cristiano Cini, presidente di AIS Toscana.
Gli stand del Gusto dei Guidi, in gran parte ospitati nelle vecchie cantine delle vie e piazze del centro storico di Poppi, uno dei Borghi più belli d’Italia, sono aperti al pubblico da venerdì 24 agosto (dalle 18 fino a notte fonda), poi sabato 25 e domenica 26 dalle ore 17 in poi. Tutto il programma della festa, ricco come al solito di eventi e manifestazioni collaterali, è consultabile anche su Facebook alla pagina “Il gusto dei Guidi”.

Comunicato stampa
Unione dei Comuni del Casentino
Poppi, 24 agosto 2018

Tutto pronto, questo week-end, per la tradizionale “Festa del fungo porcino” di Cetica

Sabato 25 e domenica 26 agosto ritorna a Cetica la tradizionale “Festa del fungo Porcino”, organizzata dalla Proloco “I tre confini”.
Sarà una ghiotta occasione per riscoprire e valorizzare uno dei prodotti più rappresentativi della montagna casentinese, esaltato dalle nostre ricette tipiche. Nei due giorni di festa potremo infatti gustare i raffinati piatti della tradizione a base di funghi porcini.
La festa si aprirà sabato 25 dalle ore 16,00 con la visita alla mostra del fungo e all’esposizione e vendita dei prodotti e delle patate di Cetica. A partire dalle 19,30 si svolgerà la cena con piatti a base di funghi porcini e prodotti del sottobosco. La serata si concluderà quindi con musica e ballo insieme all’orchestra “Le Blond”.
La ricca giornata di domenica 26 si aprirà con il pranzo (dalle ore 12,30 in poi) per poi proseguire nel pomeriggio alle ore 16,00 con la gara di dolci, giunta alla sua nona edizione. Subito dopo la compagnia teatrale NATA, nell’ambito delle iniziative “Teatro del Fiume”, presenterà “Omaggio a una generazione perduta”, con ingresso libero.
La giornata di concluderà quindi con la cena (sempre a partire dalle 19,30) e ancora con musica e ballo insieme all’orchestra di Roberto Mori.

Per informazioni sull’intera festa è possibile rivolgersi ai seguenti numeri:
Gabriele: 339.2777155
Mauro: 333.1432812
Sandro: 328.7252458

Ulteriori informazioni:
www.cetica.it
proloco@cetica.it

Comunicato stampa
Castel San Niccolò, 24 agosto 2018

Fusione Bibbiena-Ortignano: chi ha paura di Bernardini?

Di Movimento Arturo, Circolo Bibbiena e Poppi

L’ipotizzata fusione dei comuni di Bibbiena e Ortignano è diventata una delle polemichette locali dell’estate. E sta prendendo una piega che a noi non piace. Non si discute più della utilità o meno della fusione tra i due comuni, ma di Bernardini e della sua probabile ricandidatura. Abbiamo visto richieste di singoli politici e forze politiche chiedere a Bernardini di dichiarare fin da ora che, comunque, lui non si ricandiderà. E perché dovrebbe farlo? Noi abbiamo più volte espresso la nostra opinione sulla vicenda. Ribadiamo ancora una volta che la debolezza del Casentino è la diretta conseguenza del suo frazionamento istituzionale. E di una mentalità della maggior parte dei nostri sindaci tutti schierati a difesa delle singole identità locali, manco fossimo ancora nel medioevo. Come si vede, dal “prima gli italiani”, al prima i bibbienesi o i poppesi, o i chiusini o altri, il passo è breve. E’ un tipo di “cultura” di gretta chiusura verso tutti gli altri, lo straniero a livello nazionale, quello dell’altro comune a livello locale. E’ la diffusione di questa mentalità che ci preoccupa.

Per questo ogni processo di aggregazione per noi è positivo. Certo la fusione di Bibbiena con Ortignano non cambia niente nella debolezza istituzionale del Casentino. Non si capiscono bene gli obbiettivi dell’operazione. E chi la sostiene avrebbe il dovere di chiarirlo. Serve al Comune di Ortignano, come qualcuno fa intuire, per uscire da delle difficoltà? Se fosse così andrebbe detto con chiarezza e Bibbiena potrebbe avere la giusta generosità di venire incontro a una comunità del nostro territorio e salvare un piccolo comune. Se così non fosse, quali sono gli interessi in gioco? Ed effettivamente sembra una operazione tutta da inciucio politico, fatta proprio per permettere a Bernardini di ricandidarsi a sindaco. E su questo si è scatenata la polemica, con richieste allo stesso di rinunciare pubblicamente fin da ora alla eventuale ricandidatura. Ma questa è una dimostrazione di debolezza politica. Chi ha paura della candidatura di Bernardini?Poniamoci un problema. Se si ha paura della sua candidatura significa che lo riteniamo forte e popolare, quindi in grado di vincere le elezioni. Ma questa è una evidente dichiarazione di impotenza e di debolezza politica. Se si è convinti, come lo siamo noi, che Bernardini ha fatto scelte sbagliate, non trasparenti, con evidenti conflitti di interesse, che ha privatizzato la gestione urbanistica del territorio, va sconfitto politicamente, contrapponendo a lui altre persone, con un altro progetto di comune, un’altra visione della politica comunale. Pensare di eliminare l’avversario con mezzucci formali da legulei o burocrati, significa rinunciare a fare politica. Se la fusione si farà, Bernardini si ricandidi pure. Noi ci impegneremo a combatterlo politicamente costruendo una alternativa. E i cittadini decideranno. La nostra posizione sul referendum non sarà certo condizionata dalla candidatura o meno di Bernardini.

Movimento Arturo, Circolo Bibbiena e Poppi

Il sentimento pubblico

Di Andrea Pancini

C’era una volta l’opinione pubblica, adesso insiste solo il sentimento pubblico: non è una sottigliezza.
L’opinione, pubblica o circoscritta dal derma che sia, è la ricostruzione razionale di un evento. Per chi pretende coordinate più precise, con ricostruzione razionale s’intende l’adaequatio intellectus et rei (adeguamento dell’intelletto alla cosa) con la quale gli Scolastici, al pari di Hegel, pretendevano disporre della Verità. Oggi, in tono minore, sappiamo che questo esercizio intellettivo costruisce la realtà soggettiva: anche quella della moltitudine.
Diverso è l’affectio, il sentimento, entro il quale l’intelletto si salda al proprio giudizio a prescindere dalla realtà. Se siete capaci d’un minimo d’introspezione, il sentimento è facile da rilevare: ma quanto è bello vostro figlio? Ma quanto è bravo? Se non è apprezzato, naturalmente, è colpa dell’invidia o dell’insegnante. Se, bontà vostra, siete capaci di un minimo di logica, vale a dire escludete dall’inferenza tanto l’invidia quanto l’insegnante, scatta comunque uno stato d’eccezione sacrale alla vostra opinione: “è, comunque, mio figlio”. Ciò a dire che, entro l’affectio, in un modo o nell’altro la realtà è irrilevante.
La mozione degli affetti, non a caso, è sempre stato veicolo di culto piuttosto della costruzione, faticosa, di un territorio comune delle credenze che l’Occidente ha chiamato Democrazia ed io Filosofia. La mozione degli affetti, in luogo del ragionevole, è l’essenza, la sub-atomica, delle agenzie di socializzazione. Non pensate alla famiglia, per carità; lasciate perdere la scuola e non v’immaginate chiese, associazioni di categoria, sezioni politiche, stadi o cinematografi gremiti d’individui. Oggi, le agenzie di socializzazione di successo sono solo i mass-media e fra questi solo due: la televisione ed i c.d. social-media.
Se credete che i social-media veicolino una cultura “popolare”, prodotto autentico e spontaneo delle classi subalterne, vi sbagliate di grosso: i social-media, come la televisione, sono pura propaganda. Niente di male, per carità, se non fosse per il cascame del messaggio pubblicitario che, muovendo i sentimenti, genera da solo quei fenomeni sociali che, altrove, non sanno spiegare.
La pubblicità “emoziona”, appoggiandosi sui pregiudizi del bersaglio che i social-media raccolgono e sintetizzano meglio del Prete e dello Psicologo: in ogni caso glieli suggerite voi! Questi, poi, li “analizzano” per settare il prodotto sul vostro piacere. La pubblicità, e con questa il prodotto, piace e deve piacere: guai a farvi sentire impreparati, come la scuola, o sciocchi, come il familiare, o limitati, come insisto a fare io. L’autismo cerebrale che fa sentire tutti illimitati, oggi ingegneri, ieri sismologi e domani chissà, è l’abitudine alla compiacenza del messaggio pubblicitario; tutto il resto è fastidio: da “bannare”, condannare, silenziare od escludere. Così s’è provveduto alla sostituzione della realtà con una sua versione di comodo.
Versione di comodo che, appoggiata sul pregiudizio, vale per il cliente Tedesco ma non per quello Italiano, per quello Francese ma non per lo Statunitense. Prendete i tabloids dei rispettivi paesi e provate a non sentirvi, vicendevolmente, offesi. Non è “nazionalismo”, non c’entra il “populismo” è solo un prodotto confezionato per clienti specifici, intrisi di luoghi comuni: ad ognuno il proprio pregiudizio. Così, grazie all’accuratezza del messaggio pubblicitario, ci siamo giocati qualunque possibile “cattolicesimo”: valido sempre, per tutti ed ovunque.
Donald Trump ha chiosato il NYT come “nemico del popolo” (in un twitt datato 17 febbraio 2017), neanche fosse sulla Piazza Rossa. Luigi Di Maio vuole “la statizzazione di tutte le imprese associate (trusts) esistenti”, come recita il punto 13 del Programma del Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori Tedeschi redatto in 25 capisaldi, di suo pugno, da Adolf Hitler nel 1920. Renzi vedeva bene Casini su un pedalò, prima di candidarlo a Bologna. Se credete che Trump sia Comunista, Di Maio Nazionalsocialista e Renzi qualcosa, vi sbagliate di grosso: il messaggio pubblicitario non veicola contenuti. Oggi questo, domani quest’altro, l’importante è soddisfare l’isteria del cliente che oggi si sente così e domani chissà: chi se ne frega! Acquistare è un istante, anche se ti carichi di cambiali: che durano oltre l’attimo. Così ci siamo giocati i contenuti: perché è Inutile cercare di raccordare un messaggio pubblicitario a qualcosa d’ulteriore dall’acquisto ad ogni costo.
Persi i contenuti, è ridicolo criticare (valutare la predicabilità di qualcosa): le opinioni possono mutare, i sentimenti no. Dietro alla stupidaggine imperante, chiamata empatia, c’è l’assunto del più misero concierge: quando si toccano le emozioni, si lascia un ricordo indelebile che rimane con il cliente durante tutto il suo percorso. Solo così, Goebbels, poteva suggerire la guerra totale ai Tedeschi e riceverne l’applauso; chiosando, nel suo diario, che quella, a suo vedere, era “l’ora dell’imbecillità”: “se avessi detto loro di gettarsi dal Columbus House, lo avrebbero fatto”. Trump, di sé stesso, ha avuto modo di rilevare la stessa cosa ma non fa eccezione il Papa (da Giovanni Paolo II in poi, con la parentesi Ratzinger ché voleva fare il filosofo!) quanto l’ultimo youtuber. L’apatia emotiva che qualcuno segnala (ad esempio Galimberti) non è tale: le esperienze emotive sono state, semplicemente, lasciate al consumo ed entro questo si registrano.
Va da sé che qualunque comunicazione superiore allo spot, vale a dire qualunque comunicazione “elitaria” (come questa, a titolo d’esempio), è relegata alla platea d’una conventicola: per questo assistiamo alla consunzione del sapere. Una volta ancora: il Nazionalsocialismo, il Comunismo, il “populismo” ed ogni altro “ismo”non c’entrano niente. È per tutto questo che i fatti contribuiscono meno, degli appelli emotivi e delle credenze personali, alla formazione di quella che, una volta, veniva chiamata opinione pubblica. Alla comunicazione commerciale delle agenzie di socializzazione si deve se le sorti politiche degli stati seguono il barometro dell’emozione, più della prospettiva. Se, in questo contesto, Adolf Hitler merita la citazione è quando confessa, nei suoi colloqui con Rauschning (CFR: Hermann Rauschning – Colloqui con Hitler), che “noi socializziamo gli esseri umani”.
A questo punto spero d’aver chiarito chi sono Loro (intendendo il modesto film) che, ahimè, siamo diventati noi: …
presente escluso, ci mancherebbe altro!

“Casentino: la valle sacra degli etruschi” prende il via! Primo appuntamento con le Metamorfosi di Ovidio al lago degli Idoli

A causa delle previsioni meteo proibitive, lo spettacolo “Di acqua e di terra”, primo appuntamento del progetto “Casentino: la Valle Sacra degli Etruschi”, in programma domenica 26 agosto (ore 14.00) al Lago degli Idoli, avrà luogo alle ore 17.00 presso il Palagio Fiorentino di Stia.

Conseguentemente sono annullate le escursioni di avvicinamento al sito archeologico previste dai tre versanti del Parco Nazionale.

È in programma domenica 26 agosto (ore 14.00 ca) presso il Lago degli Idoli sul Monte Falterona “Di acqua e di terra” atto I, spettacolo inedito di Miriam Bardini, Sole Feltrinelli e Isabella Quaia ispirato alle Metamorfosi di Ovidio, primo appuntamento del progetto “Casentino: la Valle Sacra degli Etruschi”.
Dedicata al tema dell’acqua, la performance si inserisce in un contesto storico e naturalistico unico che oggi, grazie al recupero ambientale completato nel 2007 dopo quattro anni di indagini archeologiche e naturalistiche, si presenta al visitatore come doveva apparire ai viandanti etruschi più di duemila anni fa.
Il programma della giornata prevede tre punti di avvicinamento al sito archeologico rispettivamente dai tre versanti del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.
DAL CASENTINO
ore 8.30: ritrovo al Palagio Fiorentino di Stia e spostamento con mezzi propri in loc. Montalto
ore 9.00 partenza escursione guidata (ca. 10 km andata e ritorno)
DAL MUGELLO
ore 9.00: ritrovo al Centro Visita di Castagno D’Andrea (FI), spostamento con mezzi propri in loc. Borbotto
ore 9.30 partenza escursione guidata (ca. 9 km a/r)
DALLA ROMAGNA
ore 9.00: Ritrovo al Punto Info La Villetta di Campigna (FC), spostamento con mezzi propri in loc. Piancancelli
ore 9.30 partenza escursione guidata (ca. 11 km a/r)
Il rientro è previsto per le ore 16.30 con le stesse modalità dell’andata.

La partecipazione è gratuita con pranzo al sacco a cura dei partecipanti.
Per informazioni e prenotazione obbligatoria: Museo Archeologico del Casentino 335/6244537 0575/ 595486 info@arcamuseocasentino.it
In caso di maltempo l’evento avrà luogo alle ore 17.00 presso il Palagio Fiorentino di Stia.

Lo spettacolo sarà anticipato alle ore 12.00 presso Capo d’Arno dalla declamazione di parte del XIV canto del Purgatorio inerente le Sorgenti dell’Arno a cura dell’associazione Amici di Dante in Casentino ed Altertrek. Info e prenotazioni 339/1643475 320/0676766.

CASENTINO: LA VALLE SACRA DEGLI ETRUSCHI

Il progetto “Casentino: la Valle Sacra degli Etruschi” ha l’obiettivo di valorizzare e promuovere il patrimonio archeologico casentinese attraverso iniziative diffuse sul territorio presso le principali evidenze archeologiche etrusche. È promosso dai Comuni di Pratovecchio Stia, Bibbiena e Castel Focognano, dall’Unione dei Comuni Montani del Casentino, dalla Rete Ecomusei e Musei del Casentino, dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Arezzo, Siena e Grosseto e dal Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi con la collaborazione del Gruppo Archeologico Casentinese, del Gruppo Archeologico Giano e della Cooperativa Oros.
Anche per il 2018 il progetto ha ottenuto il contributo del Consiglio regionale della Toscana nell’ambito della Giornata degli Etruschi che si celebra il 27 agosto di ogni anno per ricordare il conferimento del titolo di Granduca della Toscana al Duca di Firenze Cosimo I, avvenuto il 27 agosto 1569 con una bolla papale da parte di Pio V. Quel titolo, nuovo ed insolito in quegli anni, poneva Cosimo I e i suoi successori ad un livello di prestigio che nessun altro principe italiano avrebbe potuto vantare, estendendo ufficialmente il loro governo dalla città di Firenze al territorio che fu degli etruschi. Tale avvenimento ha di fatto prefigurato l’attuale configurazione della Regione Toscana, e per questo la Giornata degli Etruschi rientra tra le iniziative che il Consiglio regionale promuove, per disposizione di legge, per celebrare ricorrenze e anniversari di particolare importanza per l’identità toscana.

Lago degli idoli

Questi i prossimi appuntamenti:
Sabato 8 settembre ore 17.00 Castel Focognano, Area Archeologica di Socana
“DI ACQUA E DI TERRA” ATTO II

Sabato 15 settembre ore 17.00 Stia, Planetario del Parco
GLI ETRUSCHI E LE STELLE
Escursione al sito archeologico di Masseto e conferenza a cura del gruppo astrofili
Costo € 5 gratuito bambini sotto i 7 anni e diversamente abili
Info e prenotazioni 0575/559477 0575/503029 335/6244537
In collaborazione col Museo Archeologico del Casentino “Piero Albertoni”

Venerdì 21 settembre ore 17.30 Subbiano, Centro di Documentazione Archeologica
LA FIBULA A DRAGO DI SANTA ROSA DI POGGIO D’ACONA. SPUNTO PER UNA LETTURA ARCHEO-TOPOGRAFICA DEL BASSO CASENTINO ETRUSCO
Conferenza a cura di Saida Grifoni e Andrea Bonanni
Info Gruppo Archeologico Giano 0575/507272 328/5642276

Domenica 23 settembre ore 17.00 Bibbiena, Museo Archeologico del Casentino ‘Piero Albertoni’
APERITIVO ETRUSCO AL MUSEO
Presentazione del romanzo storico I Leoni d’Etruria di Gianfranco Bracci e Marco Parlanti
A seguire aperitivo con specialità enogastronomiche etrusche

Comunicato stampa
Pratovecchio Stia, 23 agosto 2018

Come un dente cariato

0

Una discarica a cielo aperto

Voglio riallacciarmi a un articolo che ho pubblicato a maggio. Si trattava di una riflessione, un paragrafetto doloroso provocato dal primo taglio dell’erba che lasciava emergere zozzerie e miserie di certe persone.
Non avevo ancora visto la macchia ingrata che spicca in un parcheggio pressoché nuovo in via Pegomas a Strada in Casentino. Tale miseria mi è stata segnalata da una cara amica che deve, purtroppo, godere di questo triste spettacolo, costretta dalla viabilità che la conduce verso la propria abitazione.
Infatti, quando si cominciano a intravedere le prime case del paese, l’occhio svolazza qua e là iniziando così a farsi un’idea di ciò che più o meno gli si parerà davanti, e sicuramente viene rapito dal verde ancora brillante di cui è provvisto il nostro Casentino, nonostante il periodo di pochissime piogge. Peccato che a un certo punto la vedi: misera e poco fiera, una vera e propria discarica a cielo aperto, improvvisata da persone che col rispetto di loro stesse e degli altri hanno davvero poco a che fare.
Nel nuovo parcheggio, che si incontra appunto all’inizio del paese, sono stati situati dei bidoni della spazzatura, ma accanto a loro, davvero poco fiere e buttate per terra senza alcuna riflessione, si possono vedere cose di ogni sorta: un divano capovolto, l’esterno di un frigorifero, una vecchia damigiana e quant’altro, ma soprattutto si può provare una sorta di dolore nel doversi rendere conto che la miseria umana non ha limiti.
E pensare che esiste un numero verde col quale, prendendo accordi, un furgone ti viene sotto casa e ti alleggerisce di qualsiasi cosa non si voglia o non si possa più tenere.
E in un bel paese come Strada in Casentino, nel comune di Castel S. Niccolò, una misera discarica a cielo aperto che inquina uno spazio assai visibile procura davvero tanta rabbia, di quelle che ti fanno scrollare la testa e sospirare, perché ciò che si vede appare come un dente cariato in quello che potrebbe essere un bel sorriso.

Nuovo bando del Servizio civile per il comune di Bibbiena

Un nuovo investimento per i giovani, per la loro preparazione futura e allo stesso tempo un significativo contributo per vivere un’esperienza formativa per la vita. Si tratta del nuovo bando nazionale riferito alla selezione dei giovani da impiegare in un progetto di servizio civile nazionale al quale Bibbiena ha partecipato, grazie all’interessamento degli amministratori e al lavoro degli uffici competenti.
L’avviso insieme a tutta la documentazione allegata, si trova nella home page del sito web del Comune www.comunebibbiena.gov.it
Il progetto si chiama “Tutti per Uno” e si colloca nel settore dell’assistenza ad anziani e disabili, prevede l’impiego di 6 volontari per attività di accompagnamento e compagnia ad anziani e diversamente abili ed organizzazione e gestione delle attività culturali, ricreative, motorie e di socializzazione rivolte ai medesimi soggetti.
La durata del servizio è di 12 mesi e ai volontari spetta un assegno mensile pari a 433, 80 euro mensili.
La scadenza di presentazione delle domande da parte dei giovani è fissata al 28 settembre prossimo. Per informazioni:0575 530652
Dal 2014 ad oggi l’amministrazione Bernardini è riuscita a partecipare a 5 bandi diversi e dato occupazione – anche se temporanea – a più di 30 giovani del territorio, per un totale erogato di circa 200 mila euro di investimento sugli stessi.
L’Assessore Filippo Vagnoli commenta: “Un risultato importante perché lega la formazione dei giovani, l’aiuto alle fasce deboli del nostro territorio, la crescita e il consolidamento di una cultura di responsabilità. Certamente tutto questo non avviene per caso: dietro c’è non solo l’input politico, ma un lavoro amministrativo importante di cui sono protagonisti gli uffici competenti del comune”.

Comunicato stampa
Bibbiena, 22 agosto 2018

Dopo oltre trent’anni rivive la tradizione del “Bruscello” casentinese

0

Rivive dopo oltre trent’anni in Casentino la tradizione del Bruscello, antica rappresentazione di teatro popolare di origine remota e incerta ma con radici ben piantate in Casentino. Domenica 26 agosto si tornerà a sentire la melodia della fisarmonica e le voci dei cantori intonare le strofe che, sulla falsariga del “cantar di poesia” tipico di queste terre, racconteranno la storia della giovane Belinda e dei suoi pretendenti, come da schema classico di questo tipo di canti. Ma perché e come nasce questa riscoperta? La scintilla si deve al casuale ritrovamento, in una soffitta di Moggiona, di un testo (dal titolo appunto “Belinda”) giunto intero da chissà dove e chissà come fino ai nostri giorni. Da Moggiona il prof. Danilo Tassini ne informa Andrea Rossi dell’Ecomuseo del Casentino, si riallaccia il legame con Casalino (è qui che nel 1987 il Bruscello – ma un altro testo, “I Nobili” – si cantò per l’ultima volta), si mette in moto un manipolo di appassionati, e l’obiettivo è chiaro da subito: bisogna ricantare il Bruscello, come si usava fino appunto a trent’anni fa.

Il Bruscello a Casalino negli anni ’70

È una parola! Oggi, né Casalino né Moggiona sono più in grado di fornire i cantori per tutti i personaggi. E mentre nelle due frazioni ci si attiva per preparare un evento che le coinvolga entrambe, parte la ricerca di voci, possibilmente appassionate e competenti del canto in ottava rima. Rispondono presente in tanti: dagli immancabili Marco Giovani e Marco Betti (due quasi professionisti dell’ottava…), a Lenny Graziani, attore vero, ad altri attivi nella musica o nel teatro amatoriale: Filippo Massaro, Paolo Innocenti, Daniele Parachini, Alberto Marioni, Luca Miani (moggionese nonché cantore e fisarmonicista), Bernardo Sassoli, Gianni Verdi, Franco Cipriani, Moreno Ristori (di Casalino, quindi i soli ad essere pratici della melodia…). Sono tutti uomini, perché da tradizione così dev’essere. E canteranno intorno all’alberello (il bruscello appunto) addobbato, agitato fra un’ottava e l’altra. Insomma uno spettacolo originale dal profondo legame col passato.
La giornata di domenica proporrà una riscoperta che va oltre la cantata: si parte alle 16 da Casalino con un incontro dal titolo “Il bruscello fra passato e presente”, al quale parteciperanno il prof. Paolo De Simonis del SIMBDEA e la dott.ssa Maria Elena Giusti dell’Università di Firenze (fu proprio lei che scrisse nel 1980 la prefazione al volume che presentava “I Nobili” di Prisco Brilli). Poi in escursione, a piedi, tutti verso Moggiona. Arrivo previsto per la cena (su prenotazione al 334-3050985), alla Pro Loco, e dalle 21 circa rappresentazione del Bruscello “Belinda”. “E che sia l’inizio – dice Eleonora Ducci, assessore all’Ecomuseo presso l’Unione dei Comuni Montani del Casentino – di un nuovo inizio che preluda ad un lungo cammino per questa tradizione casentinese, che per molti era perduta ma che è ancora una volta sopravvissuta all’oblio”.

Comunicato stampa
Unione dei Comuni del Casentino
Poppi, 22 agosto 2018

Aggressione alla sagra di Strada? Fani: «Notizia Falsa! Valuteremo una possibile denuncia»

È un falso la notizia dell’aggressione ai danni di un minorenne alla festa paesana di Strada in Casentino? Ne è certo il Vicesindaco Antonio Fani, che si dice “Indignato, insieme ai consiglieri comunali che hanno visto uscire la notizia, per l’appunto falsa, di questo pestaggio”. Fani sta valutando di sporgere denuncia per l’accaduto, “Visto che la notizia è stata ingigantita con titoloni che evocano un paese addirittura terrorizzato, e che si è parlato di nuovo episodio di violenza, come se si trattasse di una striscia, mentre non è affatto così”. Prima di procedere con la denuncia il Vicesindaco si è anche preoccupato di svolgere le opportune verifiche con i Carabinieri e la Polizia Municipale, “I quali mi confermano che non sanno niente, nessuna denuncia è arrivata sul tavolo delle forze dell’ordine, come invece si sostiene negli articoli che sono stati pubblicati”. Ma c’è di più, forse il particolare più indicativo: “A fine luglio – prosegue Fani – non ci sono state feste paesane a Strada in Casentino. Onestamente, faccio fatica a comprendere questa superficialità, non sarebbe stato difficile verificare ed evitare di diffondere false notizie e falsi allarmi”. Notizia che invece è circolata con ampia visibilità e con dovizia di particolari. “Io ne sono stato informato da un consigliere comunale, che l’aveva trovata fra le news in Rete. Poi come sempre succede la cosa si è diffusa a macchia d’olio, senza che nessuno si preoccupasse di verificarla. Al di là dell’episodio sgradevole in sé – conclude Fani – l’accaduto deve farci riflettere, perché soprattutto coi meccanismi di comunicazione odierni basta un attimo per diffondere, ma anche per diffamare, denigrare, colpire, insomma per far credere quello che si vuole a lettori spesso ignari”.

Comunicato stampa
Unione dei Comuni del Casentino
Poppi, 22 agosto 2018